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Centrodestra, nuovo affondo di Salvini: non esiste più come coalizione. E rilancia il partito Repubblicano
"Il centrodestra oggi è una coalizione in Italia? No. Mi sembra evidente. In questo momento e da un po’ di tempo mi sembra che alla logica di squadra si preferisca la logica del singolo”. Matteo Salvini torna sulla crisi del centrodestra ormai "sciolto come neve al sole" intervenendo all’evento “Il Futuro della Destra in Europa” prima e in una intervista al Caffè della domenica a Radio 24, condotto da Maria Latella, poi.
"Spiaggiato il mio progetto repubblicano? E chi lo ha detto?" ha detto il leader della Lega a Radio24 sulla proposta di una federazione in stile americano lanciata sul Giornale. Sullo sfondo gli incontri di Silvio Berlusconi orientati al centro, come quello con Pier Ferdinando casini nei giorni scorsi. "È libero di incontrare chi vuole" ha tagliato corto il leghista, "io mi metto con chi ha la mia stessa idea di Italia e onestamente io con Casini, Renzi, Mastella ho poco a che fare".
"In questi mesi nel centrodestra è mancato il gioco di squadra e ha perso prima le elezioni amministrative e poi non ha fatto bella figura nella elezione del presidente della Repubblica" ha ammesso Salvini che intende "restituire al centrodestra orgoglio e compattezza per evitare una nuova vittoria della sinistra". "Il centrodestra è maggioranza nel Paese. Molti elettori sono arrabbiati, delusi, lontani e si astengono. C’è un anno di tempo per dimostrare di che pasta siamo fatti per non lasciare che rivinca la sinistra". Se il centrodestra va diviso" alle prossime elezioni, spiega, "vince la sinistra anche se siamo maggioranza. Sta a noi restituirgli orgoglio e compattezza".
La battaglia del Quirinale ha segnato lo spartiacque. "Qualcuno del centrodestra è sparito e ha tradito. Sono mancati decine di voti di Forza Italia e Coraggio Italia per eleggere una donna, era un mio impegno e sarebbe stato un bellissimo segnale" rivendica il leader del Carroccio che su Elisabetta Belloni, il capo dei servizi segreti su cui c'era una convergenza poi ritrattata dal Pd, rivela: "Non è vero che l’ho incontrata. I miei numerosi tentativi, a volte in solitaria, li rivendico con orgoglio. Sono stati uno per uno bocciati e sabotati dagli altri, vista l’aria che tirava ho detto di chiedere a Mattarella di rimanere altrimenti con un Parlamento così diviso non si va lontani".
"Se la Lega è penalizzata dallo stare al governo? No, stiamo ottenendo molto" dice poi sull'azione dell'esecutivo di Mario Draghi, "sicuramente ci sono ministri che non brillano... penso al ministro dell’Interno" Luciana Lamorgese "ma in un momento di crisi e paura come quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, non mi metto alla finestra a criticare gli altri. Sto dove di decide e posso dare il mio contributo".