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Sei punti per la rinascita, la ricetta di Capezzone per il centrodestra

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La rielezione di Mattarella al Quirinale si è tradotta in una vera e propria Caporetto per il centrodestra. A questo punto, però, bisogna rimettere insieme i cocci per una rapida ripartenza. Tra poco più di un anno si andrà al voto per le elezioni politiche del 2023 e la coalizione dovrà presentarsi pronta all'appuntamento. Sulle colonne de "La Verità", Daniele Capezzone traccia una sorta di vademecum per la rinascita con i sei punti su cui il centrodestra dovrebbe concentrare la propria azione nei prossimi mesi.

 

 

 

 

 

Primo: far saltare le assurde restrizioni della pandemia volte dal ministro Speranza. Le condizioni generali sono cambiate e non è pensabile continuare a tenere in prigione l'intero Paese. Secondo: un rinnovato impegno nella riduzione delle tasse che possa dare nuovo ossigeno a imprese e lavoratori. Terzo: a febbraio arriverà in Aula la delega fiscale con la riforma del catasto. La norma provocherà un forte aumento della tassazione sul mattone e il centrodestra non può abbandonare i proprietari di casa. Quarto: il Covid ha messo in ginocchio la rete di piccole e medie imprese che dovranno essere aiutate e accompagnate in un processo di rinascita. Quinto: con la primavera ricominceranno gli sbarchi di immigrati clandestini sulle nostre coste e il centrodestra dovrà avere un ruolo guida nella gestione dei flussi. Sesto: quest'anno si ridiscuterà il Patto di stabilità e non bisogna permettere l'introduzione di altri vincoli e ulteriore austerità. Le sei sfide sono tutte delicate ma secondo Capezzone il centrodestra non potrà farsi trovare impreparato.         

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