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Appartamento affittato, il povero Mattarella ci rimette pure la caparra

Carlantonio Solimene
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E adesso chi glielo ripaga il trasloco a Mattarella? È la domanda che gira ironicamente - ma neanche tanto - da ieri tra i parlamentari. Persino tra quei capigruppo che quasi temevano che il presidente gli presentasse il conto economico del sacrificio istituzionale. Eh sì, perché Mattarella aveva usato il trasloco per mandare un messaggio chiaro alla classe politica sulla sua indisponibilità al secondo mandato. Un messaggio, però, piuttosto caro. Non bastasse la caparra di alcune mensilità per aggiudicarsi il fitto dell’appartamento dei Parioli, a due passi da viale Liegi, il presidente dovrebbe aver predisposto anche una serie di lavori di ristrutturazione (a spese sue o dello Stato?) per adeguare l’immobile agli standard minimi di sicurezza di un ex Capo dello Stato. Tutti soldi buttati, per come si sono messe le cose. Tutti soldi, segnatamente, che i parlamentari che gli hanno chiesto il bis soprattutto - diciamo la verità - per salvare qualche mensilità di stipendio, potrebbero avere il buon gusto di offrirgli. Mattarella, da signore, non accetterebbe. Ma almeno avrebbero fatto il gesto.

 

 

 

 

 

Un problema, quello finanziario, a cui non andò incontro Napolitano, che a Roma aveva già la sua abitazione da cittadino semplice, a Monti. L’unico che può dirsi soddisfatto, in questa vicenda, è il proprietario di casa. Sì, è vero, ha perso un illustre inquilino. Ma basterà far girare la voce e ne troverà un altro facilmente. Dopo tutto questo, anche a prezzi superiori.

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