"Avevo altri piani..." Stoccata ai partiti, ma Mattarella non si sottrae: se serve ci sono
"Se serve ci sono". Mentre a Montecitorio è partita l'ottava votazione che in tutta probabilità sancirà la seconda elezione a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella emerge la volontà del capo dello Stato di non sottrarsi alla richiesta del Parlamento. Il messaggio dato ai capigruppo che sono stati ricevuti al Quirinale è questo, se serve sarà mandato bis, "anche se avevo altri piani".
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In un colloquio telefonico di venti minuti, il premier Mario Draghi era stato il primo a chiedergli di restare per "il bene e la stabilità del Paese". Poi i capigruppo della maggioranza, usciti insieme dal Colle dove si sono recati per chiedere la disponibilità a Mattarella. Per Forza Italia: Paolo Barelli e Anna Maria Bernini mentre per la Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Per i 5stelle, Davide Crippa e Mariolina Castellone, per il Pd, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi. Per Italia Viva. Maria Elena e Boschi e Davide Faraone . Proprio la Malpezzi - rivolgendosi ai cronisti - ha detto che è andato "tutto bene"."Mi spiace un pò per lui perché lo aveva fatto capire in tutti i modi che non era d’accordo con un secondo mandato, e questa è un po' anche una sconfitta del Parlamento che non riesce a trovare un’altra persona"
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La senatrice Julia Unterberger, capogruppo delle Autonomie, al termine dell’incontro al Quirinale ha rivelato: "Lui ha anche detto che aveva altri piani ma se me lo chiedete così, se devo essere qua per l’unità dell’Italia, allora mi metto a disposizione". "È stato un incontro abbastanza breve - aggiunge poi il deputato Manfred Schullian -, a lui è stato chiesto di mettersi a disposizione e di rinunciare di nuovo a quelli che erano i suoi piani di vita personali. Come ci è sembrato il presidente? Molto tranquillo e sereno".
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Ma perché i capigruppo e non i leader dei partiti? Secondo alcuni retroscena la scelta sarebbe proprio di Mattarella, segno inequivocabile di irritazione per come sono andate le trattative per il nuovo capo dello Stato.