Salvini e la trattativa sul Quirinale: "Ho fatto di tutto per la prima presidente donna"
A "Maratona Quirinale" Matteo Salvini in collegamento con il giornalista Enrico Mentana ricostruisce le trattative per il Quirinale e svela il retroscena sul fallimento della candidatura del capo dei servizi segreti Elisabetta Belloni: "Io non ci avevo pensato - confessa- Mi è stata proposta da Pd e M5S, ho fatto di tutto per dare agli italiani la prima presidente donna" sottolinea il leader del Carroccio che affronta anche il tema della frattura con Giorgia Meloni: "E' un'amica - dichiara - che ha fatto una scelta legittima". Una resa quella della Lega al Mattarella bis? No, piuttosto una presa d'atto. "Alle 10.36 di questa mattina ho pensato che dopo sei giorni così fosse più serio andare da Mattarella e chiedere questo sacrificio".
Dunque Elisabetta Belloni, capo dei servizi segreti, era un nome di Letta e Conte svela senza girarci troppo intorno il leader della Lega in collegamento su LA7. “Elisabetta Belloni mi è stata proposta dai segretari di PD e 5 Stelle durante l’incontro di ieri pomeriggio. I miei nomi non andavano bene a prescindere: Pera, Nordio, Moratti, Casellati. Tutti no. Allora ho preso atto”. Mentana è quasi incredulo di fronte alle dichiarazioni del segretario: “Ma il nome lo ha fatto proprio Letta?” e Salvini ha stilato un resoconto del vertice di venerdì pomeriggio: “Ieri ho incontrato Conte e Letta, mi hanno fatto un elenco di 5 nomi, ho detto ‘grazie per la proposta, datemi due ore, ne parlo con gli alleati, sento cosa ne pensano e ci rivediamo’. D’altra parte il presidente della Repubblica non si sceglie su Amazon, dovevo confrontarmi. Poi sono tornato e uno di quei 5 aveva il sostegno della Lega. Io alla Belloni non ci avevo proprio pensato, è una donna di grande prestigio e senso istituzionale, ma non mi era venuta in mente, non è venuta da me, ammetto il limite. Me l’hanno proposta Conte e Letta quando sono entrato in quella stanza”.
Dunque, c’era un accordo su una donna al Quirinale, ma qualcosa è cambiato come ha raccontato Salvini: “Durante la notte ho capito che chi me lo aveva proposto aveva cambiato idea. Non so perché Letta ha cambiato idea. Così stamattina ho pensato a Cartabia ma non andava bene nemmeno lei. Se l’altro nome che ho fatto ero Cingolani? Lo tengo per me. E così Mattarella è stata una presa d’atto. Alle 10.36 di stamani ho detto: è più serio chiedere al presidente Mattarella se è disponibile a sacrificarsi e a ripensarci che andare avanti così. Ho fatto di tutto per evitare di chiedergli questo sacrificio e dare agli italiani il primo presidente donna ma non ce l’ho fatta”.
Dunque, Letta e Conte hanno proposto 5 nomi, fra questi c’era Elisabetta Belloni, Salvini si è consultato con gli alleati, dopo la verifica è tornato e ha dato l’ok arrivando a dichiarare ai cronisti che “si sta lavorando per una presidente donna in gamba al Quirinale”. Stessa dichiarazione di Conte, presidente del M5S che ha pure convinto il fondatore del M5S, Beppe Grillo, a twittare “Benvenuta signora Italia, ti aspettavamo da tempo”.
Ma contemporaneamente si è alzato un fuoco di fila capitanato da Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva, che ha gridato allo scandalo per il vulnus istituzionale.In una democrazia che funziona il capo dei servizi segreti non può diventare Capo dello Stato. Questo succede in paesi anti-democratici". Sulla linea dello sbarramento anche Luigi Di Maio, contrario alla posizione di Giuseppe Conte, Forza Italia, parte di ambienti centristi e sinistra italiana.E così è stata impallinata la candidatura di Belloni.