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Quirinale, il brivido corre sulle schiene dei parlamentari: ora chi rimborsa affitto e spese a Mattarella?

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"E adesso chi me li ripaga i lavori di ristrutturazione?". Potrebbe essere questa a scena a cui si troveranno di fronte i capigruppo dei partiti in Parlamento quando, a breve, si presenteranno da Sergio Mattarella per chiedergli la disponibilità al reincarico. Una disponibilità che, fino a qualche settimana fa, era legata soprattutto per ragioni "costituzionali" - il presidente uscente temeva che, dopo il caso di Napolitano, si sarebbe introdotta una prassi - ma che ora potrebbe incagliarsi su una questione molto più "materiale".

Mattarella, come ampiamente pubblicizzato, aveva infatti già preparato tutto per il trasloco dal Quirinale alla sua nuova casa. Visitata nei mesi scorsi, l'abitazione nei pressi di viale Liegi, ai Parioli, è stata presumibilmente anche sottoposta a una serie di lavori di ristrutturazione. E non perché il capo dello Stato sia una persona particolarmente esigente, anzi. Ma perché, se vi fosse andato ad abitare, ci sarebbe stato comunque bisogno di una serie di interventi di sicurezza, visto lo status politico dell'illustre inquilino (a spese sue o dello Stato?).

Non solo: presumibilmente, Mattarella per siglare il contratto di fitto (questo sicuramente intestato a suo nome) avrà versato almeno due mensilità di caparra. Alle quali, se accettasse il reincarico, dovrà rinunciare. Saranno così gentili i parlamentari che oggi si inginocchieranno da lui da coprirgli anche le perdite economiche che subirà per l'estremo sacrificio? Se si pensa che tutto questo è stato fatto per garantirsi qualche mensilità in più da onorevole, qualche legittimo dubbio viene...

Il proprietario dell'appartamento, in compenso, non si dispererà. Basterà pubblicizzare l'immobile come la "quasi casa" di Mattarella per fittarlo nuovamente in pochi giorni. Chissà, potrebbe persino tramutarsi in un'attrazione turistica...

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