Controcorrente, il retroscena di Maria Giovanna Maglie: il Quirinale per Draghi è solo rinviato
C'era un convitato di pietra, sabato 29 gennaio, a Montecitorio dove il Parlamento in seduta comune, insieme ai delegati regionali, ha rieletto Sergio Mattarella presidente della Repubblica. Il premier Mario Draghi. "Non è riuscito a farsi eleggere e ha fatto di tutto per affossare gli altri candidati" assicura Maria Giovanna Maglie, intervenuta a Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4.
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Insomma, il Mattarella bis è anche "merito" suo. "È finita in rissa, e il centrodestra è corresponsabile del disastro" attacca la giornalista che fa nomi e cognomi. "La pu***nata fatta alla Casellati che ha sollecitato di essere messa ai voti gliel'ha fatta un pezzone di Forza Italia e un pezzetto" dei centristi. La "vigliaccata" è poi "proseguita con Elisabetta Belloni". Insomma, il centrodestra "se non è defunto è intubato" attacca la Maglie.
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Per la giornalista "Draghi ha solo rinviato di un anno" la sua elezione al Colle perché "dove sta scritto che Mattarella deve stare sette anni al Quirinale?" si chiede. Può dire in ogni momento "sono stanco e mi ritiro", afferma la Maglie. Per il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, invece, "Draghi da domani sarà un despota. Tutte quelle mediazioni" al governo viste finora, svanita la possibilità di diventare capo dello Stato, non ci saranno più. "Darà solo ordini - dice Sallusti - sarà pure un bene per l'economia, ma non per la democrazia".
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La Maglie spiega che secondo lei Draghi non farà il despota perché spera nel passo indietro di Mattarella, tra qualche tempo. Paolo Mieli non ci crede: "È escluso" dice il giornalista, "se non c'è riuscito ora... e poi ci sarà un altro Parlamento. Avevo previsto che sarebbe diventato presidente, ma oggi dico che la porta del Quirinale per lui è chiusa".