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Fumata nera per il Quirinale al secondo scrutinio per la Presidenza della Repubblica

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Fumata nera anche al secondo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato. La somma di schede bianche, nulle e voti isolati a vari candidati esclude che possa essere raggiunto il quorum di 673 voti. Al seggio speciale, allestito nel parcheggio della Camera per i grandi elettori quarantenati, hanno votato in 9 nel secondo scrutinio per l’elezione del capo dello Stato: ieri erano stati 11. Alla fine le schede bianche sono state 527. Con 39 preferenze il più votato è risultato l'attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ieri aveva ottenuto 16 consensi, insieme a Paolo Maddalena che ne guadagna 3 rispetto alla prima votazione. 38 le schede nulle, 125 i voti dispersi.

 

 

Come ieri i presenti e i votanti sono stati 976. Hanno ottenuto voti anche i deputati Renzo Tondo, 18; Roberto Cassinelli, 17; Ettore Rosato, 14. Per Umberto Bossi 12 preferenze, per i ministri Marta Cartabia e Giancarlo Giorgetti, 8, come Luigi Manconi, indicato oggi da Sinistra italiana ed Europa Verde. Sette i voti per Silvio Berlusconi e per il sottosegretario all'Editoria, Giuseppe Moles; 6 per Nicola Gratteri e Pierluigi Bersani, 5 per Serafino Generoso e per il senatore della Lega Cesare Pianasso; 4 per il presidente del Consiglio Mario Draghi, per il patron della Ternana, Stefano Bandecchi, per Marco Cappato, per il direttore dell'Adnkronos, Gianmarco Chiocci, per il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, per Enrico Ruggeri, per il deputato Eugenio Sangregorio. Tre i voti per il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per il direttore del Dis, Elisabetta Belloni, per il giudice costituzionale Giorgio Prosperetti, per l'ex presidente del Copasir, Raffaele Volpi, per Francesco Rutelli e Alberto Angela, per la deputata Maria Teresa Baldini, per Giorgio Lauro; 2 per Fulvio Abbate, Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini, Nicola Armaroli, Alessandro Barbero, Massimo Giletti, Giuseppe Chinè, Ulisse Ianni, Ugo Mattei, Cesare Mirabelli, per il senatore della Lega Tony Chike Iwobi, per Antonio Razzi, Claudio Sabelli Fioretti, Giulio Tremonti.

 

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