seggio nel parcheggio
Quirinale, un "drive-in" per positivi. Così la Camera prepara il seggio per i grandi elettori con il Covid
Mancano soltanto tre giorni all'apertura delle urne per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica, e ancora non è stato risolto il rebus di come dovranno votare i grandi elettori positivi al Covid-19 o in quarantena. Un passo avanti, sembra essere stato fatto ieri dalla capigruppo della Camera che, dopo una serie di ipotesi più o meno stravaganti circolate in questi giorni, ha ipotizzato un seggio nel parcheggio di Montecitorio, o comunque in un'area all'esterno del palazzo. Nella struttura che verrebbe realizzata saranno presenti due segretari d'Aula e dei funzionari per sovrintendere alle operazioni di voto. La definizione pratica di questo lavoro avverrà con il collegio dei questori, quindi è possibile che ci sarà una nuova riunione dei capigruppo. Ma resta un altro nodo da sciogliere. Tenuto conto che con le norme anti Covid-19 in vigore chi è positivo o in quarantena non può spostarsi dal proprio domicilio, come farà il grande elettore ad andare al seggio drive-in?
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A questo punto - e siamo sempre a tre giorni dal voto - la capigruppo di Montecitorio ha messo nero su bianco una richiesta affinché venga fatta una norma dal governo Draghi che permetta lo spostamento del «contagiato» dalla propria residenza al drive in. Un fatto è certo, la presidenza della Camera non farà una mossa senza il provvedimento di Palazzo Chigi. Altro impasse. Insomma, i grandi elettoil governo lo ri positivi, se consentirà, potranno recarsi eccezionalmente in via della Missione per esprimere la propria preferenza e poi tornare immediatamente in isolamento nel proprio domicilio. Intanto, è già stato stilato il calendario del primo scrutinio in programma nella seduta di lunedì 24 gennaio. Le operazioni di voto inizieranno alle 15, e saranno suddivise per fasce orarie e per gruppi di 50 parlamentari alla volta.
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Ecco il timing: 15.08-15.21: 4 deputati pre votanti (Cortellazzo, Dall'Ossoa, Noja e Penno), 6 senatori a vita e senatori da Abbate a Campari; 15.22-1534: senatori da Candiani a Di Micco; 15.35-15.47 senatori da Di Nicola a Iori; 15.48-16.00 senatori da Iwobi a Mollame; 16.01-16.13: senatori da Montani a Quarto; 16.14-16.26: senatori da Rampila Unterberger; 16.27-16.30: senatori da Urraro a Zuliani. Seguirà la seconda chiama dei senatori, la cui durata è stimata in 10 minuti. Ecco la chiama, invece, dei deputati. Ore 16.41-16.53: deputati da Acunzo a Berti; 16.54-17.06: deputati da Bianchi a Caparvi; 17.07-17.19: deputati da Capitanio a Cominardi; 17.20-17.32: deputati da Conte a Di Lauro; 17.33-17.45: deputati da Di Maio Marco a Fraccaro; 17.46-17.58: deputati da Fragomeli a Grippa; 17.59-18.11: deputati da Gubitosa a Manca; 18.12-18.24: deputati da Mancini a Muroni; 18.25-18.37: deputati da Musella a Piccoli Nardelli; 18.38-8.50: deputati da Piccolo a Ruggiero; 18.51-19.03: deputati da Ruocco a Sportiello; 19.04-19.16: deputati da Squeri a Vianello; 19.17-19.23: deputati da Vietina a Zucconi.
Seguirà la seconda chiama dei deputati, la cui durata e stimata in 15 minuti. Inoltre, dalle 19.42-19.55 è la volta dei delegati regionali. Seguirà la seconda chiama. Martedì si ricomincia, secondo scrutinio. Nei primi tre scrutini occorre il quorum dei due terzi dei componenti: quindi 673 voti. Dal quarto scrutinio maggioranza assoluta: 505 voti. Ricordiamo che sono 1.009 i grandi elettori che dovranno eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica: 321 senatori (compresi i sei senatori a vita), 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni Regione, ad eccezione della Valle d'Aosta che ne ha uno, designati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze.