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La promessa di Matteo Renzi a L'Aria che Tira: “Ecco quando avremo il nuovo presidente”. Porte aperte a Draghi

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Un incontro con gli occhi sul Quirinale. Questa mattina il segretario del Pd Enrico Letta ha avuto un faccia a faccia con il leader di Italia viva Matteo Renzi: stamattina presto a palazzo Giustiniani i due leader si sono visti per fare il punto sulla scelta del prossimo capo dello Stato. Renzi è stato poi ospite della puntata del 21 gennaio de L’Aria che Tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino e ha spiegato quale sia l’attuale situazione dentro al Parlamento: “ Siamo abbastanza in alto mare, ma è normale. Queste robe arrivano all'ultimo minuto. Ci sono tre o quattro ipotesi, è complicato ma giovedì o venerdì avremo il presidente della Repubblica. Letta ha detto una cosa che condivido, facciamo un patto di legislatura. È una cosa giusta, ha ragione. E' la stessa cosa che dico io”.

 

 

Al centro delle dichiarazioni di Renzi c’è sempre la partita per il Colle: “Bisogna parlare con tutti, non è inciucio. Il presidente della Repubblica, essendo arbitro, ha bisogno che tutti si parlino con tutti. È giusto parlare con Letta, Salvini, Meloni, Berlusconi, Di Maio, Conte. Ho parlato con Salvini, noi parliamo con tutti. Penso che abbia un nome in testa, il prossimo sarà un week end di incontri e conversazioni. Salvini dovrà decidere come giocare questa leadership di numeri che hanno, se diventerà leadership politica. Da una lato c'è l'ipotesi di un presidente eletto a gomitate. Ma chi ci prova è morto, è la sindrome Bersani. Dall'altro lato si cerca tutti un accordo, partendo dal presupposto che il centrodestra ha qualche delegato in più. Silvio Berlusconi - afferma con fermezza il numero uno di Italia viva - non è della partita. Io non ci ho mai parlato ma penso che questa partita non è per lui, non è la sua partita. Avrebbe potuto fare il king maker se avesse giocato in un altro modo, ma non mandi in giro Sgarbi a cercare con l'operazione scoiattolo...".

 

 

E l’ipotesi Draghi? “Per il Quirinale - risponde Renzi - o hai uno schema politico che porta Draghi al Colle e c'è un governo con una caratura politica, o resta Draghi a palazzo Chigi e a quel punto al Colle ci va una figura che prende il consenso il più ampio possibile. Draghi può essere garante dal Quirinale di una operazione politica, ma allora non sarà un politico a fare il presidente della Repubblica ma una figura istituzionale che andrà bene a tutti. Se poi i leader vogliono entrare non so, sono fatti loro, le valutazioni le faranno loro”.

 

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