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L'invasione della magistratura nella battaglia Quirinale porterà i 5Stelle a votare Berlusconi: l'analisi di Michaela Biancofiore

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Michaela Biancofiore vede in crescita le chance di Silvio Berlusconi per il Quirinale. La deputata di Coraggio Italia è ospite della puntata del 20 gennaio de L’Aria che Tira, talk show sotto la conduzione di Myrta Merlino, e spiega perché reputa che non vada dato per morto il nome del Cav per il Colle: “Dopo quello che è successo ieri, con l'invasione della magistratura anche nella battaglia del Quirinale, cioè per quanto concerne la questione di Beppe Grillo alla quale abbiamo assistito, credo che oggi più che mai il Cavaliere si dovrebbe candidare perché avrebbe grande appeal all'interno dei ragazzi del Movimento 5 Stelle, credo che abbiano capito che tante cose nei suoi confronti siano state montate ad arte”. “Ah quindi i giudici ora fanno un favore a Berlusconi?” interviene la Merlino, a cui la deputata di CI dà ragione: “Credo di sì, indirettamente e involontariamente”. 

 

 

Si inserisce nel discorso anche Federico Geremicca, vice-direttore de La Stampa presente in studio: “La politica è incredibile, i grillini secondo Berlusconi erano quelli che dovevano pulirgli i cessi”. La Biancofiore anche qui è d’accordo con il commento della controparte: “E infatti fu un errore, erano parole dettate dai soliti suggeritori, quelli che gli hanno distrutto il partito e l’hanno portato alla situazione odierna. Io nel 2018 gli dissi che doveva fare Luigi Di Maio premier, credo che lui stesso ve lo possa confermare. Se le cose fossero andate così nel 2018 oggi lui sarebbe il presidente della Repubblica sicuramente”. Pietro Senaldi, co-direttore di Libero, applaude il discorso della Biancofiore: “È vero questo, il ragionamento ci sta, poi del senno del poi sono piene le fosse, ma ci sta come discorso”.  

 

 

Ma quale sarà il risultato di questa intricata battaglia per il Quirinale? La Merlino ne chiede conto alla Biancofiore: “La partita finisce che sicuramente Berlusconi si candida, potrebbe, come ha sempre fatto nella vita, riuscirci. L’alternativa io personalmente non la posso dire visto che sarei parte in causa e sono una signora, credo che ci siano persone che oggettivamente possono mettere d’accordo tutti. Se ci si ridurrà allo schema Draghi-Mattarella o Draghi al Colle credo che la prima ad aver perso sia la politica, una decina di leader di 50 anni riescono a farsi fare cappotto da persone che hanno un’età ormai avanzata. Vuol dire - conclude la deputata - che questo Paese non sa emanciparsi e che i giovani non sanno decidere”.

 

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