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Quirinale, il piano di Berlusconi per arrivare a quota 505. "Una frase per ognuno" dei parlamentari nel mirino

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Per Silvio Berlusconi quella del Quirinale è la partita della vita e per diventare presidente della Repubblica il leader di Forza Italia ha iniziato la caccia al voto. "Se si chiamano grandi elettori non sarà un caso, giusto? Ecco, io li tratto da tali. Perché sono tutti grandi allo stesso modo" ha spiegato il Cav a un parlamentare secondo quanto riporta il Corriere della sera che spiega la strategia per raggiungere quota 505, i voti necessari a partire dalla quarta votazione. 

 

Chi lo ha sentito negli ultimi giorni parla di un Berlusconi entusiasta, "ritornato agli inizi" dell'avventura politica. E la strategia? Berlusconi in primis averebbe selezionato le biografie delle decine di parlamentari considerati "contattabili" per provare ad averne il voto. Tra questi, ad esempio, il celeberrimo Lello Ciampolillo, "responsabile" che provò a salvare Giuseppe Conte in extremis. Per ognuno il Cav ha una nota scritta a penna sul tasto da toccare: "senatore ambientalista, abbraccia gli alberi di ulivo, ricordarsi di dire che a Villa Grande c'è un ulivo da abbracciare" si legge sulla sua scheda.


 

Tommaso Labate, che firma l'articolo, non dice se la telefonata è stata già fatta e che esito abbia avuto. Di chiamate ce ne saranno tante, dato che Berlusconi vuole cercare il mezzo migliaio di voti "uno per uno". "Se il senatore Ciampolillo parlasse al telefono con lui, un secondo dopo si sentirebbe Churchill" confida un ex ministro del presidente di Forza Italia spiegando la chiave che potrebbe aprire la porta al Quirinale. Sulla strada tra Berlusconi e il Colle schiere di peones, franchi tiratori e aspiranti Churchill...

 

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