Ha mostrato dati falsi, la Maglie contro i numeri di Speranza
“Il ritorno in piazza di tante persone è la dimostrazione che l’obbligo vaccinale non serve, è inutile. Oltre che irrispettoso di qualunque forma di democrazia e libertà, pone problemi di compatibilità con la Costituzione”. Lo afferma Maria Giovanna Maglie, ospite in collegamento della puntata di sabato 15 gennaio di Controcorrente, il talk di approfondimento politico condotto da Veronica Gentili su Rete 4. “Il racconto sta cambiando. A cominciare dalla conferenza stampa di Draghi, quando Speranza ha mostrato dati falsi, come ha spiegato benissimo sul Tempo il direttore Franco Bechis”, sottolinea la Maglie. “Oggi non c’è nessun virologo che non introduca elementi di dubbio, perché evidentemente non vogliono finire a fare il capro espiatorio”.
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La giornalista, anche alla luce di una tendenza a livello mondiale, suggerisce un “ripensamento generale”. Occorre fare un’analisi lucida di quel che si è fatto e correggere gli errori. “Se si finisce in terapia intensiva, vaccinati o non vaccinati, sarà sempre tardi perché prima qualsiasi medico generico ha l’obbligo di dirti di non prendere niente se non una ridicola tachipirina e stare in vigile attesa. Che sia ancora questo il protocollo è ridicolo. Non aver abbinato la terapia domiciliare, per evitare che molti casi diventassero gravi, e aver saturato gli ospedali sono errori”. A questo proposito, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19 contro le linee guida ministeriali del 26 aprile 2021, per il trattamento domiciliare dei malati Covid, e dunque bocciato il cosiddetto protocollo Speranza. Altro grande tema che andrebbe ripensato, vaccino e numero di dosi: “Siamo pronti alla terza, quarta o quinta dose ma fior di virologi dicono che questo metodo non può essere seguito, e nel contempo il governo, anche di fronte a questa constatazione, si è ben guardato dal cercare altri metodi”.