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Vertice decisivo per eleggere Berlusconi al Colle. Salvini: "Centrodestra compatto fino alla fine"

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Matteo Salvini promette fedeltà assoluta a Silvio Berlusconi: «Entro gennaio probabilmente verrà eletto un nuovo presidente della Repubblica su cui il centrodestra voterà dall’inizio alla fine in maniera compatta». E' con questa premessa che ha preso avvio il vertice tra i leader del centrodestra, a cui partecipa anche Giorgia Meloni, a Villa Grande, residenza romana del Cav. Al vertice, oltre ai leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, sono presenti anche il coordinatore azzurro Antonio Tajani, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il segretario Udc Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi di Noi con l’Italia e Luigi Brugnaro di Cambiamo. All’esterno della villa sono già assiepati decine di giornalisti e operatori tv.

 

 

 

Al momento, quindi, non è previsto alcun piano B nel caso in cui dovessero venire a mancare i voti per eleggere Berlusconi al Quirinale. Prima dell'incontro, Salvini ha commentato così: "C’è un rischio franchi tiratori nella corsa di Silvio Berlusconi al Colle. Il centrodestra sarà compatto dall’inizio alla fine. Il partito che sarà più compatto e granitico dall’inizio alla fine sarà la Lega. Compatto sul nome di Berlusconi? No, compatto. Se Berlusconi riterrà di scendere in campo - ha fatto tre volte il presidente del Consiglio - ha tutto il titolo per farlo. La Lega sarà fra i compatti la più compatta, perché altri partiti hanno correnti e divisioni. Noi saremo in 210 e in 210 voteremo".

 

 

 

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