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"Anche se vincesse Berlusconi..." Mughini a Stasera Italia, il vero ostacolo nella corsa al Quirinale

Federica Pascale
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“È del tutto lecito che il centrodestra avanzi una sua candidatura ed è lecito, ai miei occhi, che sia quella di un protagonista indiscutibile degli anni che abbiamo trascorso”. Giampiero Mughini venerdì 14 gennaio dal salotto di Stasera Italia, il talk di approfondimento politico condotto da Barbara Palombelli su Rete 4, commenta così la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, chiesta dei leader del centrodestra durante il vertice di oggi a Villa Grande. 

 

Poche ore fa è stato diramato il comunicato del centrodestra nel quale si esplicita la posizione della coalizione, unita sulla scelta del Presidente di Forza Italia per il Quirinale: “I leader della coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi sia la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’Alta Carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono. Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta”.

 

Durante la puntata di venerdì 14 gennaio, Mughini dice la sua sulla candidatura di Silvio Berlusconi per diventare Capo dello Stato. Una candidatura difficile, ancora incerta. Diverse le zone d’ombra evidenziate dai detrattori del Cavaliere, tra queste le varie vicende giudiziarie che lo hanno, negli anni, flagellato. “È stato condannato per un’evasione fiscale, ma nell’anno in cui Mediaset aveva pagato milioni in tasse. E Mediaset è stata creata dal nulla da Silvio Berlusconi” ricorda il giornalista. “È una candidatura divisiva, e già il fatto di essere divisiva inficia. Anche se lui vincesse, a furia di telefonate, raggiungendo la maggioranza semplice, non sarebbe un buon risultato per la Repubblica”.

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