la battaglia del patron laziale
Nuovo schiaffo a Lotito: il Senato non sa che pesci prendere e rinvia ancora il voto sul suo seggio
Per un po' Claudio Lotito ci aveva sperato. Il sogno di poter essere tra i grandi elettori chiamati a fine mese a eleggere il prossimo presidente della Repubblica sembrava a un passo. Ma ora anche le ultime speranze rimaste sono tramontate.
La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha infatti rinviato a martedì prossimo la decisione sul calendario delle ultime sedute che precederanno l'elezione del nuovo capo dello Stato. Tra le varie forze di maggioranza, riunitesi oggi, non si è trovato un accordo. Sostanzialmente, alcuni gruppi hanno contestato che l'Aula sia chiamata di nuovo a esprimersi su un tema - quello del ricorso di Lotito.- sul quale ha già votato e che la Giunta gli ha ripresentato tale e quale. Se ne riparla martedì prossimo, quando però ci saranno pochissimi giorni per fissare l'eventuale votazione e, anche in caso di pronuncia a tempi di record da parte del Senato in favore del patron biancoceleste, i tempi dell'iter burocratico sarebbero troppo lunghi per permettere a Lotito di sedersi insieme agli altri onorevoli e partecipare al gran ballo del Colle.
La conferenza dei capigruppo ha deciso di rimandare anche un'altra questione, quella del voto sul conflitto di attribuzione da sollevare davanti alla Consulta per le indagini dei magistrati fiorentini sulla Fondazione Open, durante le quali avrebbero operato accesso a messaggi, conti correnti e altre informazioni private di Matteo Renzi senza prima chiedere l'autorizzazione della camera di appartenenza come prevede la legge. E' probabile che questo caso scivoli a febbraio se non a marzo.