“Ad altri non sarebbe stato perdonato”. Myrta Merlino loda Maria Giovanna Maglie: da Draghi rispostine
Myrta Merlino rende merito a Maria Giovanna Maglie. Nel corso della puntata dell’11 gennaio de L’Aria che Tira, talk show mattutino di La7, la padrona di casa si scaglia contro il presidente del Consiglio Mario Draghi per le parole nella conferenza stampa sull’obbligo vaccinale: “Devo dartene atto Maria Giovanna, tu eri contraria alla santificazione di Draghi in terra, devo dire che in altri tempi e con un altro premier alcune delle sue rispostine non sarebbero state perdonate, domande accettabili e non accettabili avrebbero provocato sollevamenti popolari, diciamoci la verità. Ti ho alzato la palla”.
Nessuno al mondo come lui, così la Maglie disintegra Draghi
La Maglie è lusingata per i ringraziamenti della Merlino e spiana il premier: “Grazie Myrta. Ritengo che laa conferenza stampa di ieri ha caratteristiche legate al surreale e tu lo hai detto in modo così garbato e moderato. Questa mattina c’è qualcuno che invece criticare la conferenza stampa attacca la frase di Silvio Berlusconi e la posizione di Forza Italia. Questa conferenza stampa ad un leader politico non sarebbe stata consentita, il carisma di Draghi si sta sciogliendo come neve al sole. Nessuno al mondo dice ai giornalisti o dice al Paese che non risponde ad alcune domande, nessuno. Il premier di turno glissa elegantemente nella risposta se non vuole dare certe risposte. Che dica ad un giornalista straniero che non parla dell’Inghilterra è incredibile. Ieri ci sono reticenze di Draghi su tutto, anche sulla scuola, il centro della conferenza. Dove stanno le parole sull’areazione delle aule, sui trasporti non potenziati, i tracciamenti, i tamponi, niente… Abbiamo visto una conferenza stampa dove c’è un solo capro espiatorio, i no-vax. Una violenza da dagli all’untore”.
“Era meglio una supercazzola”. Damilano affonda Draghi: pasticcio comunicativo
“Il ministro Roberto Speranza - prosegue la Maglie - ha tirato fuori un grafico vecchio. La conferenza di ieri è segnale di una straordinaria confusione nella cabina di regia, nella quale ostinatamente si rifiuta di riconoscere non che sia stata sbagliata la campagna vaccinale, non ho mai detto questo, ma che accanto al rinforzo della campagna vaccinale venisse fatta una politica di terapie domiciliari, di assistenza a casa per non intasare gli ospedali e tutto il resto”.