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Non serve a nulla, Crisanti a valanga sull'obbligo over 50

Federica Pascale
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“L’obbligo vaccinale per gli over50 non serve a niente, andrebbe esteso a tutti”. Lo afferma Andrea Crisanti, microbiologo e professore ordinario all’Università di Padova, ospite della puntata di martedì 11 gennaio de L’Aria che Tira, il talk mattutino di approfondimento politico in onda su La7 e condotto da Myrta Merlino.

“Nella fascia degli over50 le persone vaccinabili saranno più o meno un milione e ci vorranno mesi per vaccinarle. L’impatto di questo provvedimento sull'ondata in atto sarebbe nullo” denuncia Crisanti, che lamenta il fatto che la suddetta misura sia passata “come un provvedimento per bloccare l’ondata in atto” anche se non ne ha assolutamente le potenzialità.

 

 

 

 

 

La variante omicron è totalmente diversa dalle precedenti, si tratta infatti di un virus a diffusione respiratoria “forse con il più alto indice di trasmissione che sia mai entrato in contatto con l’uomo”. Rispetto all’influenza, avrebbe un indice di trasmissione circa otto volte superiore. “Il virus ha una letalità più bassa rispetto alle varianti precedenti ma ha una capacità di diffusione elevatissima” che lo rende in grado di far aumentare vertiginosamente il numero di malati gravi tra vaccinati e non con difese immunitarie più basse della media, i cosiddetti fragili. “Nella maggior parte dei casi, i vaccinati non sviluppano la malattia grave, ma ci sono persone che anche se vaccinate non sono protette perché il sistema immune non funziona”.

In Inghilterra e in Spagna, nel frattempo, i contagi sono in calo e i Governi tendono ad abolire le restrizioni: “L’Inghilterra ha pagato un prezzo elevatissimo in termini di morti. La politica si è presa la responsabilità di far circolare il virus con l’obiettivo di arrivare un’immunità di gregge che consenta di bloccare la trasmissione. Si tratta di una politica di sanità pubblica come le altre”.

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