Il mea culpa di Mario Draghi e le scuse per la conferenza sull'obbligo vaccinale: ho sottovalutato l'attesa
Le scuse per concludere la conferenza stampa. Dopo aver risposto a tutte le domande dei giornalisti - eludendo quelle sul Quirinale - in merito all’andamento del Covid e le conseguenti decisioni del governo Mario Draghi ha ripreso la parola prima di salutare i cronisti. Il presidente del Consiglio si è cosparso il capo di cenere e ha ammesso la propria colpa per aver approvato un decreto così importante come quello sull’obbligo vaccinale senza parlare ai cittadini italiani: “Questa conferenza stampa avviene come risposta alle critiche che il governo, ed io in particolare, abbiamo ricevuto per non aver fatto la conferenza stampa nel giorno in cui il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto. Ci sono molti motivi di carattere più circostanziale per la decisione presa di non fare la conferenza stampa quel giorno, c'è stata da parte mia e di altri una sottovalutazione dell’attesa che tutti avevano per quella conferenza stampa. Mi scuso e - ha chiuso il discorso Draghi - vi prego di considerare questo come un atto riparatorio, spero che sia stato adeguato”.
Il tema Quirinale fa paura a Draghi e scatta la tagliola: “Niente domande”