Quirinale, i positivi voteranno dall'auto? La mossa anti-Omicron con l'effetto Djokovic
La variante Omicron rischia di abbattersi sulla votazione che deciderà il nuovo presidente della Repubblica. Molto dipenderà da quante defezioni dovute al virus si conteranno nelle dotazioni decisive, a partire dalla quarta dove si riduce la maggioranza necessaria per eleggere il capo dello Stato. Ed è quella a cui punterebbe anche Silvio Berlusconi che ha la possibilità di giocarsi una partita storica che potrebbero portarlo al Quirinale. Ma oltre agli ostacoli politici e "tattici", ci sono quelli dovuti alla pandemia. Insomma, l'incognita contagio complica manovre e trattative parlamentari. E così si cercano soluzioni per ovviare al mancato voto dei positivi.
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Tra coloro che lavorano alla candidatura del presidente di Forza Italia si pensa anche di proporre "un seggio per gli ammalati fuori da Montecitorio: un hub elettorale dove far arrivare gli infetti e farli esprimere dall'auto evitando qualsiasi contatto esterno" scrive il Corriere della sera. Una mossa per garantire il diritto di voto ed evitare che l'elezione del capo dello Stato possa essere oggetto di delegittimazione. Ma che ha criticità innegabili: le perplessità giuridiche legate a una votazione lontano dall'Aula della Camera, e il fatto che i parlamentari o i delegati regionali che hanno il Covid non possono lasciare il luogo dell'isolamento. E si rischia inoltre l'effetto Djokovic dal momento che i politici in virtù del loro status sarebbero autorizzati a piegare le regole.
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La tela del Cav per portare dalla sua parte peone e franchi tiratori sarebbe ancora più arrischio, dunque, e con l'incognita Omicron diventerebbe una lotteria. Intanto martedì 11 gennaio si riuniranno i questori di Camera e Senato per stabilire le misure necessarie a garantire il voto in sicurezza, si vedrà se e come sarà risolta la questione degli assenti. Il tutto mentre il Pd potrebbe usare il Covid come leva per ritardare il più possibile il voto sul Colle.