“Ingiustificabile ed insostenibile”, Da Re attacca Salvini per le ambiguità sul vaccino
Un militante di lungo corso della Lega dice basta alle posizioni di Matteo Salvini sul vaccino. Toni Da Re, iscritto alla Lega Nord-Liga Veneta dal 1982 ed ex sindaco di Vittorio Veneto, bacchetta pesantemente il segretario del suo partito: “L’ambiguità del mio partito e del mio segretario sui vaccini mi sta mettendo a disagio da tempo. È sempre stata ingiustificabile, ora è diventata insostenibile. Insistono, senza rendersi conto che così facendo la Lega romana si mette contro la Lega dei territori. Con questo atteggiamento ostacolano i nostri governatori, Zaia, Fontana e Fedriga, i nostri tanti sindaci, tutti gli amministratori leghisti che da due anni si battono per sconfiggere la pandemia. Mettono i bastoni tra le ruote agli imprenditori che tra mille difficoltà causate dai contagi e dalle quarantene si dannano l'anima per restare aperti e continuare a lavorare. Ci rendiamo conto che il vaccino è l'unica arma che abbiamo contro il virus? Forse qualcuno in Parlamento non ha l'esatta percezione di quello che patiscono gli amministratori sul territorio”.
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L’eurodeputato leghista viene da sempre considerato un politico molto attento agli umori della base e non nasconde il suo disappunto nell’intervista al Corriere della Sera: “Nella mia Vittorio Veneto abbiamo dovuto trasformare l'ospedale in Covid hospital per poter fronteggiare i malati. Una scelta obbligata che stiamo pagando a caro prezzo come comunità. E loro cincischiano sull’obbligo. Sono assolutamente favorevole all’obbligo, da subito. Anche io mi sono vaccinato con perplessità e sì, un po' di paura. Ma l'ho fatto perché, oltrepassato un certo limite, non resta che fidarsi della scienza. Ho visto conoscenti morire dopo aver rifiutato l'iniezione, in attesa di chiarirsi le idee e ragionarci su ancora un po'. Davanti a una situazione del genere noi facciamo il balletto del sì-no-nì? Siamo matti?. Il 90% degli italiani - conclude il ragionamento Da Re - è vaccinato, noi chi vogliamo rappresentare, la minoranza della minoranza? Se qualcuno nel mio partito fa questi ragionamenti, gli regalo una calcolatrice e un bel manuale d'istruzioni della politica”.
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