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Zingaretti e D'Amato fanno i Ferragnez e si vantano dei fan su Facebook. Proteste e rabbia

Antonio Sbraga
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Dall'influenza agli "influencer": la pagina Facebook di "Salute Lazio" ormai sembra quella di Chiara Ferragni. Certo, le immagini sono meno patinate della bionda-blogger milanese e qui l'unica coppia celebrata ogni giorno non è certo quella col rapper Fedez. Però dal duo Nicola Zingaretti-Alessio D'Amato, i nuovi "Ferragnez" laziali, arrivano ormai più o meno gli stessi ragionamenti della nota serie-tv. Con i cittadini ridotti a "fans" e i lettori, sempre più in ansia per l'impennata pandemica, considerati alla stregua di "followers", come semplici seguaci dei social-network della Regione. Ieri, infatti, sulla pagina di Salute Lazio hanno esultato così: «Superata quota 300.000 fan sulla pagina ufficiale di Salute Lazio. Un traguardo che indica la corretta informazione da fonti ufficiali e autorevoli da parte dei cittadini. Continua a seguire i canali social ufficiali di SaluteLazio per rimanere sempre aggiornato sulle informazioni relative al servizio sanitario regionale». Ma si tratta di una scelta obbligata perché, sin dall'inizio della pandemia, la Regione ha veicolato le informazioni prevalentemente sui social-network di queste piattaforme private, piuttosto che sul proprio portale internet istituzionale. A partire dal bollettino quotidiano-Covid, con il rischio di tenere esclusi da queste informazioni i cittadini laziali che non sono iscritti ai vari social network (Facebook, ma anche Twitter, Telegram e Instagram).

 

 

E in molti ieri lo hanno rimarcato proprio nei commenti postati sulla pagina di Salute Lazio: «Fan? Al massimo speriamo di trovare qualche notizia. Meno entusiasmo social media manager», raccomanda Luigi Rossi. «Fan mi sembra esagerato», conviene Germana De Vincenzi. «Andate a zappare, piuttosto, invece di pavoneggiarvi!», tuona Pierluigi Antonucci. «Perché siete tutto marketing, i tifosotti acefali vi servono per fare propaganda e alimentare la demagogia», rincara la dose Kenny Panzironi. «Piuttosto risolvete i gravi disservizi sulla refertazione dei tamponi - esorta Stefania Calzini - E sullo 06.99500 unico numero per entrare in contatto con voi, a cui non rispondete». Tant'è che, avverte Cristiana Vittori, quella suscitata dalla pagina regionale non è proprio passione: «Fan? Ma se vi insultano! Poi, dopo oggi...».

 

 

Proprio ieri, infatti, la giornata è stata particolarmente sfortunata per la comunicazione della Regione. Costretta a cercare di mettere una toppa sulla falla aperta da giorni sulla piattaforma dei tamponi, sempre più in tilt. L'Asl Roma 6 dei Castelli, dopo le tante proteste dei pazienti, ha dovuto postare la seguente «Comunicazione di servizio: causa guasto ai sistemi informatici, sono stati inviati sms non attendibili. Sarà nostra cura inviare a breve comunicazione ufficiale con la corretta refertazione. Ci scusiamo per i disagi». E la protesta è subito montata sul web: «Fosse l'unico problema: mi risulta di persone che hanno fatto il tampone il 30 dicembre ed ancora in attesa di referto. Ma non vi vergognate?», tuona Sandro Savini. «A me ne sono arrivati 4. Do per certo l'ultimo. Che ha nuovamente confermato l'esito», scrive Michela Corri. Poi l'ammonimento finale rivolto proprio ai Ferragnez regionali: «Ditelo in Tv, non tutti hanno Facebook- avverte Marianna Bevilacqua - specialmente gli anziani». Come dire: invece di fare gli "influencer", ci sarebbe da pensare a ben più di un'influenza.

 

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