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Scontro sul vaccino obbligatorio. "Sanzioni, sostituzioni e problemi giuridici" perché si rischia il caos

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Mentre la Lega frena sulle misure più rigide il Pd va avanti dritto: obbligo vaccinale sul tutta la linea. Oggi mercoledì 5 gennaio si terrà il Cdm decisivo sulle nuove norme anti-Covid, preceduto come di consueto da una cabina di regia. 

Nel vertice fonti del Nazareno riferiscono che nella cabina di regia di oggi pomeriggio e nel successivo cdm il Pd ha intenzione di riproporre obbligo vaccinale "come via maestra per affrontare il tema della crescita di contagi in corso». Si tratta, chiariscono, come «l’unico modo, a nostro avviso, per fare chiarezza ed evitare di infilarsi in distinzioni di età o di funzioni che finiscono per essere portatrici più di equivoci che di soluzioni".

 

Antonio Misiani, del Pd, a L'aria che tira sul La7 fa sapere che l'obbligo vaccinale è la scelta "più netta e più chiara, con particolare riferimento ai luoghi di lavoro" ma poi sarà il premier Draghi a dover "fare la sintesi" tra le varie istanze della maggioranza. 

Intanto la Lega smentisce la ricostruzione di Repubblica di uno scontro tra il ministro leghista Giancarlo Giorgetti e lo stesso premier. "No al 2G, no all'obbligo vaccinale!" avrebbe tuonato il titolare dello Sviluppo economico che avrebbe minacciato di disertare il Consiglio dei ministri di oggi, al quale mancherà (ma per altre ragioni). Frasi e "clima" negati dalla Lega. "Nessun contrasto tra il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e il presidente Mario Draghi, né sulle misure sul Covid, né su altri argomenti. Ricostruzioni in tal senso sono da considerarsi fantasiose e destituite di ogni fondamento. Lo stesso Giorgetti ha personalmente informato il presidente del Consiglio che per ragioni familiari questa mattina è ripartito per Varese. La Lega in cabina di regia sarà rappresentata, come già accaduto altre volte, dal ministro Massimo Garavaglia. La posizione della Lega sulle misure Covid è stata condivisa insieme con i governatori e con l’accordo del segretario."

 

Ma una sintesi dovrà trovarsi per forza o per amore. Secondo quanto filtra da fonti di governo, sono intensi i contatti per smussare gli spigoli e ridurre le distanze che ancora dividono le forze politiche di maggioranza. Sul tavolo, secondo si apprende, la terza dose per gli over 12 e l’obbligo vaccinale per i 50enni e 60enni, da incrociare con la categoria professionale. 

 

Non ci sono solo le resistenze della Lega e del Movimento 5 stelle ma anche difficoltà dal punto di vista organizzativo, viene fatto sapere. Da qui la cautela sulle prossime mosse. Sul tavolo, sottolinea l'Agi, "il nodo delle sanzioni e delle sostituzioni e altre problematiche dal punto di vista giuridico". 

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