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Caos totale nel Movimento 5 Stelle, i ribelli fanno la fronda a Giuseppe Conte

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Si scrive "Quirinale", si legge "rischio caos". Nel Movimento 5 Stelle la partita per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica rischia di surriscaldare gli animi delle truppe parlamentari pentastellate, ancora alla ricerca di una linea condivisa. Lo dimostrano gli strascichi prodotti dalla video-call dei senatori di ieri sera, nella quale la maggioranza degli eletti intervenuti ha dato una netta indicazione a favore dell’ipotesi Mattarella bis, chiedendo inoltre che i due capigruppo di Senato e Camera, Mariolina Castellone e Davide Crippa, affianchino il leader Giuseppe Conte in tutte le fasi della trattativa. Una posizione difficilmente sovrapponibile a quella espressa negli ultimi giorni dai vertici del Movimento a sostegno della candidatura di una donna al Quirinale.

 

Hanno fatto discutere le parole dell’ex ministro Danilo Toninelli, che in un’intervista all’Adnkronos è tornato ad auspicare un secondo mandato per il Presidente Sergio Mattarella dopo aver posto il tema al centro della riunione di ieri sera. «Penso che il Mattarella-bis oggi sia la soluzione migliore per tutti. Per il Parlamento, il governo, e per tutti gli italiani», afferma l’ex titolare del ministero delle Infrastrutture.

Nella chat M5S di Palazzo Madama, a quanto apprende l’Adnkronos, le sue dichiarazioni avrebbero attirato il malumore dei contiani. A partire dalla vicepresidente del Senato (nonché vicepresidente vicaria del Movimento) Paola Taverna, che rivolgendosi alla capogruppo Castellone avrebbe chiesto ironicamente: siamo in autogestione? Drastico il collega Gabriele Lanzi, il quale avrebbe addirittura proposto di cessare qualsiasi riunione.

 

Tra Taverna e Castellone, del resto - raccontano alcune fonti - ci sarebbe stato un botta e risposta nel corso dell’assemblea. Alla vice di Conte, che parlava di un pieno coinvolgimento della capogruppo nelle scelte dei vertici, Castellone avrebbe obiettato di non essere stata interpellata in occasione della formazione dei Comitati tematici e della bocciatura dell’accesso al 2x1000 da parte della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici.

Sempre nella chat è intervenuto anche il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli, per ribadire la necessità di affidarsi al leader Conte (e ai due presidenti di gruppo) nella partita per il Colle: se fossimo un gruppo unito - il senso del suo ragionamento - dovremmo dire che la trattativa sul Colle la portano avanti Conte e i due capigruppo. Lo stesso ministro contiano in una intervista rilasciata al Corriere della Sera questa mattina è tornato sulla possibilità di eleggere una donna al Quirinale («farebbe fare un salto culturale all’Italia»), ribadendo anche che per il M5S non c’è «nessuna preclusione» su un eventuale trasferimento di Mario Draghi al Colle a patto però di scongiurare «una crisi di governo al buio».

Oggi una nuova riunione in casa M5S. I gruppi di Camera e Senato si vedono in videoconferenza per parlare delle nuove norme anti-Covid allo studio del governo. Ma non è escluso che qualcuno possa introdurre nella discussione il tema Quirinale

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