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Il governo vara le nuove misure: più smart working e vaccini obbligatori. Ma non per tutti

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Dall'incubo autocertificazione nelle regioni che si apprestano a tornare in "zona arancione", ai dubbi sulla regolare riaperture delle scuole fino al ritorno dello smart working, gli italiani continuano a navigare a vista in attesa delle decisioni del governo per arginare la quarta ondata, dilagante in termini di contagio, del covid.

 

Si registra oggi un incontro «assolutamente positivo» tra il premier Mario Draghi e il ministro Renato Brunetta in vista del Consiglio dei ministri di domani. Si è ragionato - si apprende da fonti di governo - sul migliore utilizzo, ai fini del contrasto al picco pandemico, della flessibilità nel ricorso allo smart working già prevista dalle regole vigenti, tanto per il lavoro privato quanto per il lavoro pubblico.

Il Cdm domani dovrebbe valutare l’obbligo vaccinale per alcune categorie piuttosto che l’estensione del super green pass a tutti i lavoratori. Gli approfondimenti sono ancora in corso e le resistenze non mancano, a partire dai Cinquestelle ma anche dalla Lega, sull’estensione dell’obbligo del green pass rafforzato nel mondo del Pa e non solo. Il Consiglio dei ministri sarà preceduto forse da una cabina di regia. Resta il fatto che la quadra non è stata ancora trovata, ma l’idea è di insistere più che altro sull’obbligo vaccinale per alcune categorie, visto che l’obiettivo del Governo è estendere quanto più possibile la platea dei vaccinati.

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