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Quirinale, dopo Draghi e Berlusconi l'abisso. Il sondaggio che manda in tilt i partiti
La corsa per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica scatterà ufficialmente martedì 4 gennaio, quando il presidente della Camera, Roberto Fico, sancirà la convocazione del Parlamento in seduta comune per il voto sul Quirinale. Allora si conoscerà con precisione quando inizieranno le votazioni. Nella tregua di Capodanno sulle grandi manovre dei partiti piomba il sondaggio realizzato da Roberto Baldassari, direttore di Lab210, per Affaritaliani.
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Nella rilevazione viene testato il gradimento degli italiani dei nomi più caldi per il Colle. In testa alle preferenze, c'è quello di Mario Draghi. Il premier è scelto dal 29,3% degli intervistati. Resiste Silvio Berlusconi, secondo con il 16,8% delle preferenze. Dopo di loro, un abisso. Contando che la terza posizione è appannaggio di Liliana Segre, 7,2%, nonostante abbia già respinto l'ipotesi di una candidatura.
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Staccate le altre donne date come papabili per il Colle. Come la ministra della Giustizia Marta Cartabia, 6,9%, Emma Bonino (6,2%), la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (5,8%). Seguono Romano Prodi (4,9%), Gianni Letta (4,8%), Walter Veltroni (4,6%), Paola Severino (4,1%), Pierferdinando Casini (3,8%), Giuliano Amato (3,1%) e il ministro Dario Franceschini ultimo dei "sondati" con il 2,5%.
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Tra i partiti il Pd guida la classifica del consenso con il 21,1%, i dem guadagnano quattro decimi rispetto all'ultima rilevazione. Seguono la Lega di Matteo Salvini con il 19,4% (-0,4%) e i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni con il 18,6% (+0,3%). Per il Movimento 5 Stelle il dato è il 15,3% in virtù di un calo 0,6%. Cresce dello 0,3 per cento Forza Italia che gode della fiducia del 7,4 per cento degli elettori.