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Il super green pass umilia il Parlamento. Il prossimo presidente? Scelto con un voto anti-democratico

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Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri, recita la Costituzione. Ammesso che - prevede il decreto del governo - abbiano il SuperGreenPass per prendere il treno o l’aereo. E forse - se davvero lo vorranno come requisito obbligatorio per andare a lavorare - pure per entrare in aula.

 

Diciamo che ormai prende sempre più piede l’idea che l’Italia sia una repubblica democratica fondata sul lasciapassare. Oddio, "democratica" non so bene nemmeno quanto vista l’arbitrarietà con cui si sbilanciano i diritti e le libertà costituzionali, dal diritto al lavoro alle libertà più fondamentali, erose da decreti che negano la libertà di vaccinarsi o meno. Insomma, un guazzabuglio che il Presidente della Repubblica non ha saputo arginare. Per questo coi colleghi Mario Giarrusso e Carlo Martelli abbiamo scritto una diffida al Capo dello Stato affinché non convalidi tali discriminazioni.

 

La nostra architettura istituzionale si regge sulla pietra angolare del Parlamento, che è perfettamente bicamerale, ed è centrale nell’assetto repubblicano. Tuttavia il principio resta solo sulla carta perché smontato da voti di fiducia, da decreti e persino da organismi più o meno commissariali la cui parola surclassa senatori e deputati.

Ebbene questo parlamento sventrato eleggerà il prossimo Presidente della Repubblica. Intanto va detto che quel parlamento (oggi al centro di un pallottoliere frenetico e insulso) potrebbe essere a ranghi ridotti, altro che unito in seduto comune. Questo perché i parlamentari o i rappresentanti regionali della Sicilia e della Sardegna non vaccinati potrebbero essere impossibilitati dal decreto che prevede il SGP per viaggiare su treni, traghetti e aerei. Insomma o hai la macchina o... le ali ovvero le pinne. Peggio sarebbe se davvero il lasciapassare diventasse il presupposto obbligatorio per andare a lavorare e se quindi per analogia, come accadde con il Green Pass normale, venisse applicato per entrare in parlamento. In poche parole il prossimo Presidente della Repubblica potrebbe essere il primo Presidente con votazione da apartheid.

 

Ma tanto che importanza ha una spallata in più o in meno alla Costituzione? Il prossimo Capo dello Stato sarà un regnante, un governatore, un presidente che ci proietterà con l’applauso unanime dei liberi giornalisti e in un semipresidenzialismo de facto. E così pure un altro pezzo di carta fondamentale viene giù come piace al mondo finanziario.

Veniamo infine a una domanda cruciale: chi sta smontando la Costituzione? Chi sono questi "eletti" che minano diritti e libertà fondamentali? Gente come Roberto Speranza, rappresentante di un partito che oggi vorrebbe rientrare laddove uscì per presentarsi da solo alle elezioni (il famoso Articolo 1 di Bersani, D’Alema e antiquariato vario); gente come leghisti e grillini eletti come forze antisistema e oggi guardiani del sistema; tecnici come Daniele Franco, Cingolani, Lamorgese, Colao... Tutti retti da un ex banchiere centrale formatosi in Goldman Sachs.

Questa compagine solfeggia infine sulle note di esperti riuniti in varie commissioni dove si dice tutto e il suo opposto. L’ultimo decreto è l’ennesima capriola delle loro corbellerie. Ne elenchiamo alcune.

1) I famosi tamponi ora valgono (prima invece erano fallaci) ma solo per i vaccinati. Per i non vaccinati non valgono.

2) Le farmacie sono prese d’assalto da una decina di giorni e non sanno più a chi dare i resti: non hanno personale e non riescono a processare i tamponi rapidi, ai quali si fa affidamento per capire alla svelta se la tosse o la febbre sia Covid, raffreddamento o stanchezza di fine anno.

3) Fare il tampone rapido significa «rischiare di mettere a repentaglio le vacanze», come sento dire. Conosco molte persone che stanno dicendo «Io mi sono vaccinato e adesso non faccio nessun tampone: io vado in montagna e al veglione». Quindi avremo un sacco di positivi in giro.

4) I geni che impongono il supergreenpass per salire su treni aerei e navi sono gli stessi che non riescono nemmeno a bloccare il green pass ai vaccinati positivi, i quali continuano a poter andare in giro come tante Vispe Terese.

5) Ormai è acclarato che parecchi contagi stanno avvenendo per mano di vaccinati con vaccino privo di efficacia, eppure i vaccinati continuano a essere trattati come membri più o meno gold (a seconda del booster) per il solo fatto di aderire al club; tant’è che la loro quarantena alla fine è una quaquarantena.

6) Nessuno sta chiedendo alle Regioni che fine hanno fatto i soldi dati per potenziare posti letto, terapie intensive e sub intensive, per l’approvvigionamento dei tamponi e il rafforzamento dei laboratori per processzarli. Insomma basta chiudere e dare addosso ai non vaccinati che tali sono nella assoluta liceità della legge.
Potrei andare avanti a lungo ma qui mi fermo perché tanto di sensato non vi è più nulla in un habitat politico-istituzionale dove quel che conta è sopravvivere allo spauracchio delle elezioni anticipate.
 

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