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Fallimento totale sul Covid. Il governo aveva fatto altre promesse per Natale

Arnaldo Magro
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Inizio Dicembre. «Ma ve lo ricordate il Natale dell'anno scorso? Ecco, qui nessuno vuole ritrovarsi in quelle medesime condizioni. Per evitarlo c'è solo una soluzione». A dirlo era Mario Draghi, presidente del Consiglio. Introduceva de facto in conferenza stampa, con anche un certo fare perentorio e paternalistico, la misura del Super Green pass. Per salvare il Natale degli italiani,(toccateci tutto ma il cenone, quello no) non poteva che entrare in vigore, uno strumento SUPER. Tutti i ministri da Brunetta in giù, a plaudire la prontezza è la capacità di prevenire i contagi di SuperMario. Era tutto tutto Super in Italia in quel momento. Le cose andavano a meraviglia. Eppure qualcosa sembra non andare come raccontato.

 

 

Qualcosa non torna se domani, è stata convocata la temutissima «cabina di regia». Locuzione che solo a sentirla, incute negli italiani lo spauracchio di chiusure, restrizioni e lockdown. Perché non trovare un modo differente per definirla. Mantenendo anche il prefisso «Super», ca va sans dire. Le ipotesi sul tavolo domani, sono quelle di tamponi per tutti, super green passati compresi. Siamo tornati al pre-vaccino, per il tracciamento dei virus. In tutto questo andirivieni di notizie contraddittorie e di certo molto mal comunicate, il ministro Roberto Speranza, sta però sereno al suo posto. Fino a quando le decisioni politiche, le continuerà a prendere la Cabina di Regia. Il mantello protettivo di SuperMario anche stavolta, lo mette al riparo da critiche ed osservazioni. Quel mantello che non potrà fare altri miracoli però. Comincia a serpeggiare il timore che cominci a perdere una parte di quei suoi super poteri.

 

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