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“Ci stiamo estinguendo”. Il grido di allarme nel Movimento 5 Stelle dopo il sondaggio choc: minimi storici

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Rischio estinzione per il Movimento 5 Stelle. A lanciare l’allarme sono gli stessi parlamentari grillini nelle chat virtuali, dove la tensione è ai massimi livelli dopo il sondaggio Swg andato in onda nel Tg La7 di lunedì, per quella che è l’ultima rilevazione dell’anno. “Ci stiamo estinguendo” dice tristemente un deputato pentastellato dopo il dato impietoso: un altro meno 0,4% e ora la fiducia è al 13,9%, con un trend in continuo calo. Dati da minimi storici. Come riferisce Il Giornale il disagio all’interno delle truppe grillini è ormai impossibile da nascondere e il sondaggio non ha fatto altro che acuire i veleni interni, con molti parlamentari che si muoveranno in ordine sparso per l’elezione del futuro presidente della Repubblica.

 

 

Il morale dentro il M5S viene descritto come sotto i tacchi, anche per coloro che avevano creduto ad un effetto positivo portato dalla scesa in campo di Giuseppe Conte come nuovo leader del Movimento. Non solo l’ex presidente del Consiglio non è riuscito a dare l’accelerata sperata, anzi la popolarità dell’avvocato del popolo è scesa da quando è stato scelto da Beppe Grillo per comandare la sua creatura. “Dov'è l'effetto Conte che ci avevano promesso?” si domanda un parlamentare. E chi credeva in Conte è ora doppiamente traumatizzato. Il continuo crollo delle ultime settimane è attribuito nei discorsi interni alla “mancanza di una strategia sul Quirinale”. E inoltre fa sempre discutere la scelta di non partecipare ai talk show della Rai dopo il caos delle nomine per i Tg. Altra paura è l’eccessivo appiattimento e vicinanza alle posizioni del Partito Democratico di Enrico Letta. Non c’è pace per Conte.

 

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