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Mattarella, l'ultimo giallo. Dal comunicato del Vaticano sparisce la parola "congedo"

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Una visita di congedo senza il "congedo". Ad arricchire la letteratura sul possibile bis di Sergio Mattarella al Quirinale arriva anche il giallo del comunicato con cui il Vaticano ha salutato l'incontro del Capo dello Stato con Papa Francesco. Comunicato dal quale, alla fine, è sparita la dicitura di rito: "visita di congedo", appunto. Neanche la Santa sede, insomma, si sbilancia sui destini dell'attuale presidente della Repubblica.

Per il resto anche lo scambio dei doni ha raccontato di un legame profondo, fatto di alcuni incontri e molta sintonia innata. Mattarella regala al Pontefice un libro sulla Madonna del cucito, un affresco secentesco di Guido Reni («quando il Quirinale era ancora palazzo papale») davanti al quale il Santo Padre si fermò in preghiera, con il Presidente, durante la sua visita al Quirinale nel giugno 2017. E il Capo dello Stato riceve la prima copia, inedita e autografata stamane da Francesco, del Messaggio per la Pace per il 2022.

Dopo il colloquio con il Papa, Mattarella incontra il Segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato dal Segretario per i rapporti con gli Stati Paul Richard Gallagher, per confermare «le buone relazioni» tra la Santa Sede e l’Italia. Ma al centro del dialogo anche la situazione sociale italiana, con particolare riferimento ai problemi della pandemia di covid e alla campagna di vaccinazione in atto, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani. E ancora, spiegano dalla santa Sede, sono state prese in esame tematiche di carattere internazionale, con speciale attenzione al Continente africano, alle migrazioni e al futuro e ai valori della democrazia in Europa. Tutti temi che hanno percorso sia il magistero di Papa Francesco che i sette anni della presidenza Mattarella, entrambi concentrati sul «senso di comunità» dei singoli Paesi, sulla collaborazione tra essi in un contesto multilaterale, entrambi preoccupati dell’«arretramento della democrazia», come lo ha definito il Pontefice durante la recente visita in Grecia.

Un arretramento il cui unico rimedio è «la buona politica» come «arte del bene comune», partecipata e attenta alle fasce più deboli. Con la visita di congedo al Papa, il Capo dello Stato prosegue il percorso che lo porterà alla conclusione del mandato. Nel pomeriggio il saluto agli ambasciatori accreditati a Roma, lunedì gli auguri ai Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società civile, giovedì la consegna del Tricolore agli atleti in partenza per le Olimpiadi invernali e infine l’ultimo discorso di Fine anno per gli auguri agli italiani. Per tutto il mese di gennaio il presidente non ha impegni pubblici in agenda, in attesa di poter accogliere al Quirinale il suo successore per il passaggio di consegne.

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