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Altero Matteoli, quattro anni dopo nel ricordo di una comunità

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L’appartenenza politica unita al senso delle istituzioni. La capacità di vedere avanti e il rispetto della propria storia. La serietà anzitutto: ritratto di Altero Matteoli, che in queste ore viene ricordato dalla sua comunità a quattro anni dall’improvvisa scomparsa, in un incidente stradale. Matteoli non è stato solo un ministro apprezzato. Ma anche un grande dirigente politico della destra italiana, dal Msi ad An, dal Pdl a Fi, sempre disponibile a comprendere le ragioni altrui.

E in un convegno organizzato ieri in via della Scrofa presso a sede della Fondazione Alleanza Nazionale, sono stati in molti a rendere omaggio alla sua figura, di fronte ai famigliari. Al tavolo della presidenza il suo inseparabile amico Marco Martinelli, che con lui collaborò anche da parlamentare, il sindaco di Venezia Luigi Brugnano, il direttore editoriale del Secolo d’Italia Italo Bocchino, il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa e il vicedirettore del Tempo, Francesco Storace. A moderare il dibattito la voce di Luca Collodi, che spesso abbiamo ascoltato su Radio Radicale. “Una figura come quella di Matteoli sarebbe indispensabile nella politica attuale”, ha detto nella sua introduzione Martinelli e questo è stato un po’ il filo conduttore dei vari interventi.

Francesco Storace ne ha tratteggiato il carattere disponibile e gentile, ricordando che persino nei momenti di conflitto a destra, “Altero invitava sempre a mantenere alto il livello del confronto tra di noi, non manchi mai il rispetto”. Dell’esperienza sul campo di Matteoli ha parlato in particolare Bocchino, che ne ha riconosciuto la capacità di affermarsi in un ministero – quello dell’ambiente – nel quale “non era stato accolto con benevolenza dall’associazionismo di settore. Ma un anno dopo fu Ermete Realacci, Legambiente, a chiedermi ‘ma dove lo tenevate nascosto’?. Fu uno straordinario apprezzamento del suo lavoro di ascolto e dialogo”. Per il sindaco Brugnaro, si tratta di un esempio “da cui ripartire: perchè sapeva unire persone provenienti dalle più diverse esperienze, a testimonianza di una classe dirigente che privilegiava il confronto”.

La Russa ha testimoniato la sua amicizia con Matteoli nei momenti di maggiore tensione politica, e poi gli anni del passaggio dal Msi ad Alleanza Nazionale: “Fummo ministri assieme e fu bello lavorare unitariamente per la Nazione”. La manifestazione commemorativa ha visto anche altre presenze significative del centrodestra, dal presidente della giunta per le elezioni del Senato Maurizio Gasparri ai parlamentari della Lega Manfredi Potenti e di Coraggio Italia Emilio Carelli, agli ex deputati Enzo Nespoli e Domenico Benedetti Valentini. La scomparsa di Matteoli colpì molto l’opinione pubblica e gli stessi palazzi della politica, che frequentò in una lunga e intensa attività parlamentare. Egli fu un protagonista della politica anche nella costruzione di nuovi soggetti politici, sia con Silvio Berlusconi che con Gianfranco Fini, da Alleanza nazionale al Pdl.

E fu instancabile custode delle tante trattative per le alleanze che bisognava realizzare per vincere col centrodestra nei vari territori: e molte delle affermazioni della coalizione dipesero anche dalle sue scelte. Anche per questo, Matteoli è ricordato con rispetto unanime. Gli stessi Cinque stelle non gli fecero mancare apprezzamento quando lo confermarono alla guida della commissione trasporti del Senato, nella battaglia parlamentare di opposizione. R.P.

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