dopo il 31 dicembre
Stato di emergenza verso la proroga, ecco le ipotesi in campo
Il Governo, secondo quanto si apprende, pensa a prorogare lo stato di emergenza «per due o tre mesi». Il regime "speciale" creato per affrontare la pandemia scade il 31 dicembre ed è "prorogabile", così è previsto dalla legge varata dal governo Conte 2, fino al 31 gennaio 2022. Per andare oltre sarebbe necessaria una nuova legge.
Sulla proroga dello stato di emergenza ci sono reazioni positive da parte della sinistra. «Credo sia maturo il momento in cui il governo annunci la proroga dello stato di emergenza. Credo che sia necessaria. Deve avvenire il più rapidamente possibile». Lo ha detto Enrico Letta, segretario del Pd, intervenendo al Senato alla presentazione del libro "Liberalismo inclusivo - Un futuro possibile per il nostro angolo di mondo". «La proroga deve essere la condizione per evitare di trovarci come l’Olanda, l’Austria e la Germania. I dati sui contagi sono di tenuta ma di crescita, dobbiamo fare di tutto per evitare di trovarci come quei Paesi - ha aggiunto - Non vogliamo nuovi lockdown e vogliamo guardare al resto dell’inverno con maggiore serenità».
Diversa la posizione degli esponenti del centrodestra. «Sullo stato di emergenza siamo tutti contrari - così il presidente del Veneto, Luca Zaia sul prolungamernto o meno dello stato di emergenza dopo il prossimo 31 dicembre - ma occorre anche essere prudenti e vedere cosa ci sarà il 31 dicembre, quando scade. Se saremo in zona rossa sarà difficile non vederne il prolungamento. Oggi la visione prospettica ci dice di uscire dallo stato di emergenza, ma bisogna valutare al momento e nel contesto».
"In questo momento c’è una situazione fluida con nubi all’orizzonte, tutto ciò che serve a rendere più flessibile, con una capacità di reazione più rapida l’azione pubblica" va mantenuto. "Che poi venga chiamato "emergenza" che venga ri-profilato in altro modo l’importante è che si mantenga la flessibilità rispetto a una serie di azioni che abbiamo ben visto che con le normali norme tutto ciò non si attua". Lo dice all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, intervenendo nel dibattito sulla proroga dello stato di emergenza. Non prorogare lo stato di emergenza "mi sembra spuntare un’arma che ci è servita. È chiaro che se si deve chiamare emergenza - propone Pregliasco - raccontiamolo che è una scelta di flessibilità, di responsabilità e di presa in carico. La flessibilità serve nell’ambito della Protezione civile. Ecco, io dico che questo approccio è da Protezione civile che nell’ottica in cui prende in carico le micro e le macro emergenze" deve prendere in carico questa situazione.