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Controcorrente, Luca Zaia bacchetta il governo su super green pass e vaccini: "Ci vuole uno speaker ufficiale"

Giada Oricchio
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Pragmatismo, pragmatismo e ancora pragmatismo. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ospite di “Controcorrente” su Rete 4, domenica 5 dicembre, boccia l’obbligo del vaccino e sprona il governo a comunicare meglio: “Nomini un portavoce ufficiale. Basta con 30mila versioni diverse. Sollecitato dalla conduttrice Veronica Gentili, Zaia ribadisce che la strada dell’obbligatorietà è impraticabile: “Mi devono spiegare in cosa consiste perché quando è vero prevede la vaccinazione coatta con la forza pubblica e mi sembra impensabile. Molti ne parlano ma nessuno ha il coraggio di spingersi un po’ più in là e dire come verrebbe realizzato”.

 

Severo anche sui controlli sul super green pass al via oggi su tutto il territorio nazionale: “C’è poco da fare i fenomeni (il riferimento è al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nda). Le sanzioni e i controlli a tappeto li possono fare le forze di polizia, non mi risulta che le Regioni abbiano questa competenza. Noi abbiamo solo la competenza di segnalare infermieri e medici che non si vaccinano, ma i controlli non possiamo gestirli. La competenza è del Ministero degli Interni. Certo non si darebbe un buon esempio se ancora una volta ci fossero quelli che non si vaccinano e fanno una vita normale. Bisogna evitare il dibattito sociale o in famiglia e pensare che se ne viene fuori tutti insieme”. Il governatore è un convinto sostenitore del dialogo e di una necessaria azione pacificatoria: “Dobbiamo parlare con chi ha paura o ha dubbi sul vaccino e direi al governo di non abdicare a questo ruolo di informazione, il governo sposi la causa dell’informazione e nomini uno speaker ufficiale. Finiamola di vedere 30mila versioni su tutti i temi. Adesso c’è il tema della vaccinazione dei bimbi e i genitori hanno bisogno di informazioni validate e univoche”.

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