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L'Europa vieta il Natale. "Buon Santo Natale da Maria e Giuseppe" letterona di auguri di risposta

Pro Vita e Famiglia imbuca la missiva per conto di mamme e papà di tutta Europa

Grazia Maria Coletti
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"Buon Santo Natale da Maria, Giuseppe e tutte le mamme e i papà europei”, c'è posta per l'Ue, letterona di auguri di risposta recapitati all'Europa,  l'iniziativa dopo la polemica sull'invito a evitare di scambiarsi gli auguri di buon Natale in nome del politicamente corretto declinato all'inclusività.  "Questo sì che è un messaggio davvero inclusivo, che non discrimina e non esclude nessuno", è il commento di Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia. La Onlus, infatti, ha recapitato oggi pomeriggio una lettera di auguri di Natale alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, indirizzata a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea e a Helena Dalli, commissaria europea all'Uguaglianza. 

Intanto la Commissione Ue fa marcia indietro. "La Commissione europea batte in ritirata e stralcia il documento interno che prevedeva l’eliminazione della parola Natale perché considerata poco inclusiva. Abbiamo fermato la vulgata del politicamente corretto». Lo scrive su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Vogliono azzerare identità e radici "Includere tutti - torna sull'argomento spiega Coghe (Pro Vita e Famiglia) - non significa dover azzerare l’identità e le radici storiche e culturali, così come è assurdo voler annullare le differenze tra uomo e donna in nome di una falsa inclusione “gender fluid”. Accogliamo con favore il ritiro delle linee guida e ci aspettiamo anche delle scuse da parte della Commissione Europea. Le istituzioni devono garantire il rispetto e la non discriminazione di tutte le religioni, delle famiglie e dei bambini, anziché seguire posizioni ideologiche che negano la realtà come il sesso biologico".

"Largo ai presepi, facciamoli giganteschi" è il messaggio che arriva  Francesco Figliomeni, avvocato e responsabile dei rapporti con le Istituzioni di Planet Solidarietà - APS. "Dopo il tentativo di vietare la parola “Natale”da parte della UE, è veramente ora di dire basta contro questi burocrati e tecnocrati di Bruxelles alla Von Der Leyen che scialacquano alle spalle della povera gente con stipendi faraonici pagati dai cittadini europei. Non è questa l’idea di Europa che intendiamo e faremo di tutto per mantenere le nostre radici cristiane. Per questo Santo Natale invito i concittadini a preparare anche dei presepi giganteschi e, da legale, valuterò ogni azione legale da intraprendere contro i responsabili europei anche per tutelare il nome di coloro che portano il nome Natale o Natalina”. 

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