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Mario Draghi nuovo duce. A Stasera Italia la celebrazione dell'uomo della provvidenza

Federica Pascale
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Il Trattato del Quirinale concluso tra Italia e Francia consiste in un “trattato di cooperazione rafforzato” tra i due Paesi, come l’ha definito il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Questo uno dei temi affrontati durante la puntata del 26 novembre di Stasera Italia. “Pensi che l’Italia torni protagonista in Europa?” chiede la conduttrice Barbara Palombelli a Pietrangelo Buttafuoco. “Mario Draghi vuole rafforzare tutto”, continua.

 

 

Lo scrittore risponde spiazzando tutti: “Lo diciamo sottovoce, la ducizzazione di Mario Draghi avanza, avanza e avanza.” E continua: “Lui è l’uomo forte, l’uomo della provvidenza. Si può persino consentirsi di immaginare un rapporto rafforzato con la Francia. Certo, però, conoscendo i francesi…”. Buttafuoco non è convinto e si pone degli interrogativi. Innanzitutto, si chiede se l’accordo, ormai reso pubblico dal Governo, troverà poi applicazione in maniera tale da non danneggiare l’Italia. Che ne sarà dell’arma atomica? Dei confini? Degli “scellerati” patti di Gentiloni? 

 

 

Interviene il presidente di Forza Italia Antonio Tajani: “Ha ragione Buttafuoco, con i francesi bisogna sempre stare in guardia”. Buttafuoco ricorda che c’è un “rapporto particolare” tra i due Paesi, a suo dire paragonabile a quello del Canada con gli USA.  “Abbiamo adottato il tricolore, il linguaggio e anche il sistema di Governo” della Francia. Nonostante ciò, “i francesi sono responsabili di una delle pagine di storia più vergognose che ci riguarda da vicino, la questione libica. E se domani ci troveremo nella stessa situazione in cui si trova la Polonia oggi, dovremo ringraziare proprio la Francia". I dubbi sono tanti. Lo scrittore evidenzia come questa alleanza possa addirittura mettere in discussione “l’annoso, lento e faticoso processo europeo”. Pone la questione rivolgendosi in particolare a Tajani che sottolinea come la vera sfida per l’Italia sarà quella di giocare al meglio le proprie carte e difendere i propri interessi al tavolo europeo, malgrado quelli altrui.

 

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