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Covid, passa la linea dura: no vax chiusi in casa e ufficio. Super green pass da lunedì

Nadia Pietrafitta
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La "preoccupazione" è unanime, così come la "volontà di agire in fretta" che ne deriva. La strada segnata è quella del Super Green pass che, nella strategia del Governo, potrebbe entrare in vigore già da lunedì. L'obiettivo resta quello di fronteggiare la quarta ondata senza compromettere la ripresa in atto ed è per questo che Mario Draghi accelera, nell'ottica di dare certezza agli operatori economici e 'salvare il Natale'. Domani le misure che palazzo Chigi, dopo aver ascoltato le Regioni, intende mettere in campo, verranno discusse nella riunione della cabina di regia con i capidelegazione dei partiti che sostengono il Governo convocata domani mattina alle 11. Poi, dopo un nuovo check con i Governatori, passeranno all'esame del Consiglio dei ministri nel primo pomeriggio.

Il decreto viene messo nero su bianco in tempi record dagli uffici legislativi di palazzo Chigi e del ministero della Salute. Il Super Green pass sarà valido solo per chi si è vaccinato o è guarito dal Covid e consentirà di andare al bar, al ristorante, al cinema, al teatro, in piscina o in montagna a sciare. Il tampone, invece, potrà continuare ad essere utilizzato per andare a lavoro o per viaggiare su aerei e treni a lunga percorrenza. Non mancano, però, i nodi da sciogliere. A fronteggiarsi sono la linea di chi preme perché la certificazione lasciapassare per i vaccinati e i guariti scatti da subito, da lunedì appunto, e sin dalla zona bianca e chi predica maggiore cautela, puntando a predisporre le nuove misure a partire da dicembre e al cambiare di colorazione di una zona.

"Le Regioni premevano per una soluzione il prima possibile e già dalla zona bianca 'molto presto'", ammette la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini che vuole in ogni caso escludere un ritorno "alla stagione dei lockdown e dei ristori". Il settore della montagna, insiste, "non potrebbe sopportare nuove chiusure". Per salvaguardarlo "occorre agire, anche con decisioni drastiche, per tenere aperto a Natale e per garantire la stagione sciistica invernale", rimarca.

Domani dovrebbe poi arrivare l'estensione dell'obbligo della terza dose per medici e sanitari mentre si aspetta il parere del Cts, che si riunirà domani in mattinata, per capire di quanto ridurre la durata del Green pass (da 12 a 9 mesi o anche fino a 7) e se prevedere una riduzione da 72 a 48 ore per la durata del tampone molecolare e da 48 a 24 per l'antigenico.

La necessità di una stretta è condivisa da tutte le forze di maggioranza, anche da Matteo Salvini. Il leader della Lega riunisce in videoconferenza o Governatori del Carroccio: "Si lavora insieme con il Governo con buonsenso per evitare chiusure, eccessive complicazioni per gli italiani e messaggi allarmistici", è la linea che viene confermata. "Grande cautela" anche a tutela dei bambini e "secco no" al Green Pass per gli under12, sul quale - in attesa del pronunciamento dell'Ema - il Governo potrebbe cominciare ad aprire un confronto.

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