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Sondaggio bomba, Berlusconi vola a un passo dal M5s. Sorpresa sul governo, cosa pensano di Draghi i leghisti...
Ci sono novità e conferme nel sondaggio Winpoll-Sole24Ore, il primo dopo le elezioni amministrative di ottobre. Le novità riguardano Forza Italia e M5s. Da mesi entrambi i partiti erano inchiodati alle stesse percentuali in fatto di intenzioni di voto. Il partito di Berlusconi oscillava tra il 7 e l’8% mentre quello di Giuseppe Conte stava tra il 15 e il 16%. Oggi il primo viene stimato sopra il 10 %, il secondo all’ 11%.
"Un sondaggio non fa una certezza. E questo che pubblichiamo oggi potrebbe sovrastimare Forza Italia e sottostimare il M5S, ma ci sono buone ragioni per spiegare la crescita di Forza Italia e la decrescita del Movimento" si legge in una nota dell'istituto di sondaggi Winpoll.
"Nel primo caso non si può prescindere dal ruolo di Berlusconi. Il Cavaliere è ridisceso in campo dopo mesi di assenza. Il ‘patto di Villa Grande’, per quanto stilato frettolosamente, lo ha rilegittimato come componente imprescindibile della coalizione di centrodestra. L’aver convinto Salvini e Meloni ad accettarlo come candidato unico del centrodestra al Quirinale gli ha ridato una visibilità e un ruolo che da tempo non aveva. Se a questo si aggiunge la buona performance di Forza Italia alle ultime amministrative e le difficoltà dei suoi alleati non ci si deve meravigliare che una quota di elettori che lo aveva abbandonato sia tornata all’ovile", è l'analisi.
"Nel caso del M5s è esattamente l’opposto. Conte annaspa. Da mesi il suo partito è in cerca di una identità e di una strategia. E’ in una sorta di limbo. Il vecchio Movimento è morto ma il nuovo non è ancora nato. Le amministrative sono andate molto male e non sono servite ad accelerare la definizione di un nuovo profilo e di una nuova classe dirigente. Il risultato è una continua erosione dei consensi. Si vedrà in futuro con altri sondaggi se l’11% rappresenta una flessione temporanea o un ulteriore smottamento della sua vecchia base elettorale" spiegano i sondaggisti.
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Quanto ai tre partiti maggiori la stima delle intenzioni di voto li mette più o meno tutti sullo stesso piano. Le differenze tra loro sono comprese all’interno del margine di errore statistico. Il Pd risulta oggi essere il primo partito ma il centrodestra è la prima coalizione. Infatti la coalizione formata da Fi, Lega e Fdi gode di un discreto vantaggio rispetto alla coalizione di centrosinistra formata da Sinistra, Pd, M5s e Verdi : 49,5% a 43,4% . Fuori dai due schieramenti maggiori resta un 7% di elettori refrattari allo schema bipolare.
Altro aspetto interessante è il gradimento al governo Draghi. L’esecutivo piace più agli elettori di Fratelli d’Italia (64 per cento) che a quelli della Lega (62 per cento). Insomma, i sostenitori di Giorgia Meloni, all’opposizione, apprezzano il premier più di quelli di Matteo Salvini che è nella maggioranza.