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Per mia figlia il vaccino è più rischioso del Covid, Meloni a valanga

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"Non vaccino mia figlia Ginevra perché per lei il vaccino è più rischioso del Covid". Giorgia Meloni non ha dubbi e, dati alla mano, sostiene che, per un bambino, il vaccino presenta più rischi della malattia stessa. "Un bambino ha le stesse probabilità di morire di Covid che di essere colpito da un fulmine - spiega la Meloni - Per questo ho deciso di non vaccinare Ginevra". Discorso diverso per gli adulti per i quali, invece, il rapporto rischi-benefici è a vantaggio di questi ultimi. "Il vaccino è utile soprattutto per gli adulti e per i soggetti immunodepressi - prosegue Meloni - Io stessa mi sono vaccinata e questo dimostra che non sono una no-vax".         

La leader di Fratelli d'Italia è ospite di Nicola Porro a "Quarta Repubblica". Il suo discorso va poi a parare sul green pass e sulle lacune del governo nella gestione della pandemia. «Ci hanno detto che il green pass era strumento di libertà e non avevano ragione se oggi parliamo di nuovo di lockdown, regioni colorate, cenoni a Natale con il limite della capienza, proroga dello stato di emergenza. Se la voto? No, non voto la proroga. A parte che c’è un problema di ordine costituzionale, al massimo in Italia può durare due anni. Non è più emergenza questa, lo stato di emergenza nel merito non puoi prorogarlo». Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia a «Quarta Repubblica» su Rete 4. Sulla bontà dei provvedimenti del governo ha aggiunto: «O il green pass funziona e allora non serve la proroga o proroghi lo stato di emergenza e allora le misure adottate finora non funzionano. Andare avanti sulla stessa strada temo che non ci porterà da nessuna parte. Abbiamo l’84% dei vaccinati, è un dato altissimo, significa che purtroppo il vaccino è molto utile sulle terapie intensive, ma da solo non ti ferma il contagio».

«L’alternativa al green pass? Non dico che dovevamo decuplicare il parco dei mezzi pubblici italiani ma in 2 anni potevamo utilizzare tutti i pullman privati per potenziare il servizio pubblico delle metropoli italiane o utilizzare i taxi piuttosto che altri strumenti di trasporto come fanno in Turchia come mezzi di trasporto, una mano l’avrebbe data. Se lo Stato avesse comprato questi servizi in due anni avrebbe fatto tanto. Gli unici 100 milioni di euro messi su questo obiettivo, che era il tema numero uno del Covid, sono frutto di un emendamento di FDI. Noi non abbiamo mai fatto una critica senza fare una proposta. Noi chiediamo di fare di più e meglio, le cose difficili che il governo non ha avuto mai la capacità di fare. Facile chiudere i ristoranti alle 18, è una riga di decreto, più difficile mettersi a lavorare per potenziare mezzi pubblici». Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia a «Quarta Repubblica» su Rete 4.

«Sulla campagna vaccinale c’è ancora tanta confusione, abbiamo messo il green pass europeo a 9 mesi, poi portato a 12 e adesso lo stiamo riportando a 9, ma il vaccino dura 6 mesi. Sulla base di quale evidenza scientifica? La gente ha pensato che il vaccino durasse 12 mesi. Quando hanno detto che con il green pass si era al sicuro la gente si è levata la mascherina. Ci sono state scelte irresponsabili. Su AstraZeneca non si capisce niente. La gente si preoccupa, non sono no vax, sono persone spaventate. Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia a "Quarta Repubblica" su Rete4. E ha concluso: "Cosa aiutava? Facile, facile, secondo me. Se per esempio il governo dicesse "metto il green pass ma sia chiaro che ti metto nero su bianco che se c’è un problema di indennizzo non è sul fatto dell’indennizzo in sé, ma dare l’impressione che sei certo di quello che stai facendo. FDI aveva portato un ordine del giorno al Senato in cui si diceva che il governo era pronto al green pass, ma che in caso di problemi legati al vaccino, il governo era pronto a indennizzare i cittadini. È stato bocciato. Serve responsabilità e trasparenza. Ancora oggi il dato sul costo del vaccino è secretato, perché non possiamo sapere quanto lo paghiamo? Serviva serietà, trasparenza e informazione«.

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