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Stasera Italia, Vittorio Feltri azzanna i grillini sulla Rai: Giuseppe Conte reclama il diritto alla lottizzazione

Giada Oricchio
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Le nomine Rai hanno sollevato un polverone e agitato la politica più del Covid. Il Movimento 5 Stelle è rimasto fuori dalle consultazioni e il presidente Giuseppe Conte si è arroccato sull’Aventino annunciando che gli esponenti del suo partito diserteranno i programmi Rai. A “Stasera Italia”, il talk politico del preserale di Rete 4, il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, la prende con filosofia: “E’ da quando ero piccolo che sento parlare delle nomine Rai, mi ricordo delle polemiche sulla conduzione della Rai che si sono via, via accentuate e oggi sono arrivate al diapason. Non c’è niente di nuovo. E’ chiaro che il mondo politico vuole maneggiare nella Rai e tenersela per sé. Sono anche scontati”. Dunque, “niente di nuovo sul fronte occidentale”, nemmeno per i 5 Stelle che dovevano aprire il Parlamento come una scatola di sardine e poi ci si sono chiusi dentro.

 

 

La dichiarazione di Conte sul ritiro dalla Rai non ha sorpreso Vittorio Feltri: “Conte reclama il diritto alla lottizzazione, quindi il partito che ha più voti meriterebbe una maggior fetta di potere, ma questo modo di ragionare ha fatto il suo tempo. Io dico che se il direttore di una testata giornalistica è uomo o donna mi lascia indifferente, l’importante è che sia capace. Le persone si valutano per quello che sanno fare, ma sarà difficile arrivare a questo perché il sostegno dei partiti ha un peso notevole”.

 

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