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Zona Bianca, Luca Zaia contro i no vax in Veneto: "In terapia intensiva? L'83% non è vaccinato"

Giada Oricchio
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“Hai poco da farti il segno della croce quando non rispetti la religione cristiana. I ricoverati in Terapia Intensiva? L’83% non è vaccinato”. Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a “Zona Bianca”, l’approfondimento politico in prima serata su Rete 4.

Da quasi due anni, Zaia, insieme agli altri governatori regionali, è in trincea, impegnato in prima linea nella lotta alla pandemia da Covid-19. Il suo approccio agli eventi non è ideologico o speculativo, ma solo ed esclusivamente pratico: “Io oggi ho dati chiari. L’83% dei ricoverati in Terapia Intensiva è non vaccinato, se non ci fossero loro avrei pochi casi. E so che chi è vaccinato ha sei volte in meno la possibilità di contagiarsi e otto volte in meno di possibilità di finire in ospedale, questi sono i numeri ufficiali. E gli adulti giovani non vaccinati stanno andando in difficoltà”.

 

 

Sulle manifestazioni no vax e no green pass che hanno reso il vicino Friuli Venezia Giulia un cluster di contagiati, ha ribadito che è giusto garantire a tutti il diritto di manifestare, ma avendo ben chiaro il principio che la libertà di uno finisce dove inizia quella di un altro: “Pensare che per 16 settimane abbiamo avuto cittadini e commercianti privati della loro libertà non va bene. Poi penso alla violenza fisica e verbale anche contro i poliziotti. C’è poco da inginocchiarti e fare il segno della croce se pochi minuti prima hai fatto qualcosa non previsto dalla religione cattolica. La vaccinazione è volontaria però è altrettanto vero che in Veneto c’è una foresta silenziosa rappresentata dall’85% dei cittadini che si sono vaccinati e oggi ci permettono di essere liberi e avere ospedali con situazione di ricoveri assolutamente sostenibile”.

Luca Zaia è uno degli obiettivi dei manifestanti, si dice dispiaciuto, ma sottolinea che la campagna vaccinale a tappeto era un suo preciso dovere e lo rifarebbe anche se c’è stato un errore di fondo nei governi Conte 1, Conte 2 e Draghi: “Hanno abdicato a una corretta informazione, non hanno fatto informazione istituzionale, pubblica, ufficiale”.

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