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Tagadà, Francesco Storace su no vax e green pass: "Bisogna comunque garantire il diritto al dissenso"

Giada Oricchio
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“L’Italia ha insalivato Draghi”. Non ricorre a giri di parole Francesco Storace, vicedirettore de “Il Tempo”, per spiegare che no vax e no green pass hanno diritto a manifestare e andare in tv. Ospite di “Tagadà”, il programma pomeridiano di LA7, mercoledì 10 novembre,  Storace ha osservato: “C’è un diritto anche a dire sciocchezze. C’è confusione, ieri sono rimasto a bocca aperta a vedere il solito Burioni che attaccava il professor Vaia sul vaccino ai bambini, anche Vaia è portatore di una veridicità che va rispettata. E Burioni lo sventra come si dice sui social, ma allora poi non ti puoi lamentare se il cittadino è sempre più arrabbiato, si sente senza cognizione, non è informato”.

Roberto Burioni, il virologo-paladino sui social network, immunologo, accademico e divulgatore scientifico italiano se l'è presa con il direttore sanitario dell'ospedale Spallanzani di Roma, Francesco Vaia che in un'intervista a Libero Quotidiano ha dichiarato di non essere assolutamente d'accordo sulla vaccinazione di massa agli under 12. In sostanza i bambini sani, senza patologie, non devono essere vaccinati per tutelare gli anziani dal coronavirus.

Sulla stretta alle manifestazioni no green pass, Storace ha denunciato: “Siamo ancora in attesa dell’ordinanza, tutto questo sulla pelle dei poliziotti che non capiscono più nulla: un giorno devono menare, un giorno lasciar correre. E’ ignobile quello che sta succedendo con i rave party. E la manifestazione non autorizzata a favore del Ddl Zan appena bocciato al Senato? Erano senza mascherina, ammassati a ballare al Colosseo. Allora, il diritto al dissenso va garantito e sono d’accordo che si debbano adottare precauzioni di salute, se io andassi a manifestare metterei la mascherina, ma andare a protestare in periferia no!”.

Ed ecco il punto che Storace mette in evidenza: “E’ ancora un paese democratico o no? Quando si dice che chi dissente non deve andare in televisione per non fare la propaganda, è uno scherzo? Nel paese di Draghi parliamo di propaganda?! Questo è un Paese che ha insalivato Draghi e stiamo a discutere di queste persone? Ma dai! All’inizio ne hanno dette tante e diverse anche i medici, vogliamo lasciare libero il cittadino di pensare come vuole? Bisogna avere la capacità di raccontare le cose giuste anche sui vaccini, dire che non c’è l’eroina o l’alieno dentro la dose, ma questa capacità non c’è stata”.

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