Retroscena bomba: sarà la Bindi l'anti-Berlusconi per il Quirinale
Potrebbe essere una sfida tra Rosy Bindi e Silvio Berlusconi quella che si giocherà tra tre mesi per la presidenza della Repubblica. Lo scrive il decano della stampa parlamentare Pasquale Laurito, autore di Velina Rossa, in un retroscena riportato dall'Agenzia Dire.
"Draghi resta fino al 2023". Perché non c'è alternativa a SuperMario
“Si dice che Berlusconi in questo momento non abbia avversari per il Colle. Noi siamo dell’avviso che ci sono troppi nomi che circolano, e come spesso accade penalizzano il genere femminile. In ogni caso non ci sorprenderemmo se al momento opportuno, schiere di neo-berlusconiani facessero convergere il loro voto segreto sul Cavaliere di Arcore. Contro il suo nome potrebbe nascere per la prima volta una candidatura femminile. Chissà una Rosy Bindi in grado di coalizzare tutti i voti ostile a Berlusconi“, spiega Pasquale Laurito.
Tutti ricordano il noto precedente tra la Bindi e Berlusconi, con il Cavaliere che la definiì "più bella che intelligente". I rapporti, insomma, non sono mai stati sereni e la sfida avrebbe un certo fascino.
A facilitare i giochi per Berlusconi c’è però la tradizionale rissosità a sinistra. “C’è un vizio di origine da parte delle forze di centrosinistra ed è quello di bruciare in ogni occasione politica importante i propri leader. Questo apre molti vuoti in cui si possono inserire sia il Cavaliere che altre candidature nuove”.
Berlusconi torna e "commissaria" il partito. Bordata ai vertici: "Vi si vede troppo poco, ora basta"
La Velina Rossa ironizza: “Per grazia di Dio, l’anagrafe benevola ci mette al riparo da una candidatura di Calenda che è diventato in questi ultimi tempi, come dicono a Napoli, il ‘petrusino’ buono per ogni minestra”.