“Inquietante”. A In Onda Crosetto svergogna Il Fatto Quotidiano sul conto corrente di Renzi. Il dubbio dietro l'inchiesta
Matteo Renzi è il protagonista a “In Onda”, o meglio lo è il suo conto corrente. La puntata di domenica 7 novembre di In Onda, il talk show preserale di La 7, condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo riapre la polemica sollevata da Il Fatto Quotidiano in merito ai presunti finanziamenti ricevuti dall'Arabia per le conferenze. “Il conto corrente è alimentato per lo più dai bonifici bancari, anche esteri”, si legge sul giornale diretto da Marco Travaglio dove è stato pubblicato l'estratto conto privato dell'ex premier ed attuale leader d'Italia Viva Matteo Renzi. A commentare la vicenda è Guido Crosetto, imprenditore e fondatore di Fratelli d’Italia, che sottolinea sin da subito la gravità dell’accaduto: “Quel conto è un conto privato della signora Renzi e del signor Matteo Renzi, che però è anche incidentalmente un senatore. Per un conto privato di un senatore, ma anche per quello di un cittadino, ci sono due diversi modi per acquisirlo: o lo chiedi al Senato o alla Camera, oppure lo chiedi attraverso la procura. Un procuratore lo chiede alla banca o alla Banca d'Italia… Quel conto è arrivato lì magicamente, non è stato acquisito agli atti con nessuna richiesta formale”.
Il Fatto pubblica l'estratto conto di Renzi. La devastazione della privacy
Poi prosegue definendo l’atto “inquietante” visto l’entità del processo a carico dell’ex premier: “Questo è ancora più inquietante di tutto cioè il conto di un senatore ma potrebbe essere anche di un cittadino si materializza senza che ci sia un atto processuale per acquisire quel conto. Tanto più che il processo è su finanziamento illecito al partito e quello è un conto personale intestato lui la moglie". Infine, esorta al pensiero di una contro-inchiesta sulla vicenda: “Questo va al di là di tutto, è un passo ancora precedente… Questa è una questione di democrazia. Chi l'ha preso? Perché l'hanno fatto avere? Chi utilizza il potere in questo modo?”. Dello stesso parere è Carlo Calenda, leader di Azione ospite in collegamento della puntata, che sebbene critichi l’attività di Renzi in questo caso ne prende le parti: “Va detto che quell'atto non solo è inopportuno ma è illegale. A differenza di quello che fa Matteo Renzi che non è illegale, anche se io penso che ci dovrebbe essere una norma, è indignitoso per uno stato di diritto”.