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Covid, "non riaprite il Transatlantico". La lettera dei deputati stupisce l'Associazione stampa parlamentare

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«L’emergenza epidemiologica causata da Sars-Cov-19 ha comportato un doveroso adeguamento dell’organizzazione dei lavori parlamentari al fine di garantire sia la continuità delle attività istituzionali, sia la riduzione dei fattori di rischio legati al contagio; attualmente, lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 ma, anche in vista del periodo invernale, non può non tenersi conto che il virus sia ancora in circolazione e che siamo all’inizio della stagione del virus influenzale». È quanto scrivono cinquanta di deputati, poi ridotti a una trentina dopo che i 18 parlamentari di Forza Italia che avevano inizialmente sottoscritto il documento hanno ritirato la firma, al presidente Roberto Fico, al Collegio dei Questori e, per conoscenza, a tutti i deputati. I firmatari ricordano che, «come noto, in Aula non è presente alcuna finestra e le misure precauzionali» di aprire le finestre e arieggiare i locali «non potranno essere certamente attuate».

Per i firmatari, inoltre, «il cambio di modalità», ovvero il ripristino del Transatlantico con previo smantellamento delle postazioni per votare, «desta non poche preoccupazioni con riferimento all’emergenza epidemiologica ancora in corso, posto che anche un solo caso di contagio ben potrebbe mettere a rischio la continuità dei lavori parlamentari di tutta l’Aula».

I circa 50 deputati esprimono quindi la loro «contrarietà al superamento del vincolo numerico per la frequentazione delle aule parlamentari e alla rimozione delle postazioni attualmente presenti in Transatlantico in questa fase in cui non può dirsi scongiurato il pericolo di contagio né considerarsi conclusa la pandemia».

In sostanza, i deputati chiedono che non vengano smantellate le postazioni e che si continuino a rispettare le norme sul distanziamento. In caso contrario, chiedono che «vengano attuate misure efficaci al fine di garantire un sistema di controllo rigido e attento durante lo svolgimento dei lavori parlamentari in Aula, richiedendo un senso di responsabilizzazione da parte dei Presidenti di turno». Hanno firmato la lettera 6 deputati di Coraggio Italia, una deputata di Italia viva, un deputato di Leu, 18 di Forza Italia, firme poi ritirate; una decina del Pd e poco meno di 10 del Movimento 5 stelle, altrettanti del gruppo Misto.

«L’Associazione stampa parlamentare accoglie con enorme stupore e disappunto la lettera sottoscritta da alcune decine di deputati che chiedono ai vertici della Camera di rivedere la decisione di riaprire finalmente il Transatlantico dopo quasi diciassette mesi di chiusura. Soprattutto, ci sfugge l’invito alla proroga di un regime ’specialè che oggi è stato ormai superato ovunque». Lo si legge in una nota. «L’Asp auspica che - come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, su indicazione del Collegio dei deputati Questori lo scorso 27 ottobre - la Camera confermi il ritorno alla normalità per lunedì prossimo. Quando, come già annunciato dal presidente Fico, sarà finalmente di nuovo accessibile il Transatlantico. Che non è solo lo spazio fisico di contatto e confronto tra politica e informazione, ma è anche e soprattutto un luogo simbolo della nostra democrazia. Un luogo ormai chiuso da troppo tempo», conclude la nota.

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