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"Ancora stato d'emergenza, ma sul fisco nessuno stop". Così la Meloni smaschera il governo

Al momento della riscossione delle imposte l'emergenza sanitaria scompare. L'accusa della leader di FdI

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Il governo si prepara a prorogare per l'ennesima volta lo stato d'emergenza per il Covid ma si è completamente dimenticato di bloccare le scadenze fiscali che erano state sospese in precedenza proprio per la pandemia.

E' l'accusa lanciata dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.  «Il "governo dei migliori" pensa a prorogare lo stato di emergenza per imporre provvedimenti deliranti come l’obbligo del green pass per lavorare, ma quando si tratta di tasse e di mettere le mani nelle tasche dei cittadini l’emergenza Covid finisce. A dimostrarlo è che siamo arrivati a novembre e nulla è stato fatto per evitare la mazzata delle scadenze fiscali alla quale si aggiunge quella della moratoria sul pagamento delle imposte introdotta in piena crisi pandemica. La sinistra non cambia mai. Fratelli d’Italia chiede rispetto e attenzione per i cittadini messi in ginocchio da due anni di crisi. Famiglie e imprese a cui lo Stato deve dare sostegno e non il colpo di grazia» dice la presidente di FdI.

La Meloni, in particolare, si riferisce alle scadenze fiscali occorse proprio oggi. Ovvero il giorno entro cui i contribuenti devono regolarizzare i pagamenti delle rateizzazioni già in essere con Agenzia delle entrate-Riscossione all’inizio del periodo di sospensione della riscossione per l’emergenza Covid-19.

Il Decreto Fiscale (Decreto Legge n. 146/2021) ha infatti previsto nuove misure agevolative in favore dei contribuenti, tra cui, per i piani di dilazione in essere all’8 marzo 2020, il differimento dal 30 settembre al 31 ottobre 2021 (giorno festivo e quindi slitta al 2 novembre) del termine per pagare le rate che erano in scadenza nel periodo di sospensione della riscossione, cioè tra l’8 marzo 2020 e il 31 agosto 2021.

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