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Fa flop l'assegno ai genitori separati. E Salvini infuriato inchioda il Mef

Mancano le norme attuative per il bonus da 800 euro. La rabbia del leader leghista

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A causa dell'assenza delle necessarie norme attuative il bonus di 800 euro previsto nel decreto Sostegni per i genitori separati non è di fatto attivabile. E Matteo Salvini, che era stato uno dei principali sponsor della misura, ne chiede conto al ministro dell'Economia Daniele Franco.

Il caso era stato sollevato alcuni giorni fa dal Movimento 5 stelle. «Oggi ho depositato un’interrogazione nella quale chiedo conto al governo di un inaccettabile ritardo. Manca il decreto attuativo per dare un aiuto economico ai genitori separati o divorziati che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività lavorativa e, dunque, non sono più in grado di provvedere al regolare versamento dell’assegno di mantenimento» aveva detto la parlamentare Rosa Menga. Poi la deputata aveva proseguito: «Mi riferisco al cosiddetto "Decreto Sostegni" che a questo fine ha istituito con l’art. 12-bis un fondo di 10 milioni di euro per l’anno 2021. Il problema nasce dal fatto che la definizione dei criteri e delle modalità per l’erogazione dei contributi, è rimandata all’adozione da parte della Presidenza del Consiglio di un successivo decreto di attuazione da emanarsi entro 60 giorni». «Dal 22 maggio 2021, data di conversione del "Decreto Sostegni" ad oggi, sono decorsi infruttuosamente ben oltre 60 giorni e del decreto di attuazione non vi è nessuna traccia». 

A tal proposito è intervenuto il leader della Lega che ha chiesto spiegazioni al ministro dell’Economia Daniele Franco: «nelle ultime ore sono emerse difficoltà a proposito del bonus ai genitori separati. Si tratta di un provvedimento particolarmente importante per la Lega», rimarca il partito di via Bellerio.

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