Forza Italia, Marta Fascina parla e dà la linea: la compagna di Berlusconi attacca Brunetta
Silenzio, parla Marta. In questo caso Marta Fascina, giovane parlamentare di Forza Italia (31 anni) da tempo silenziosa e costante presenza al fianco di Silvio Berlusconi. Con lui ha diviso l'«esilio» in Costa Azzurra durante il Covid, con lui abita a villa La Certosa e con lui condivide ultimamente anche le trasferte romane nella nuova residenza di Villa Grande. Marta Fascina non appare quasi mai, resta silente accanto al Cavaliere, ma quando interviene è per dare un segnale al partito. E tutti sanno che in quel momento è come se parlasse Berlusconi. L'ultima dichiarazione è arrivata ieri sulla chat interna di Forza Italia, come racconta l'agenzia Adnkronos, e prende posizione dopo un duro scambio tra Matteo Salvini e Renato Brunetta. Il leader della Lega venerdì aveva lanciato un atto d'accusa contro «la maggior parte dei parlamentari» che «pensano solo alla propria ricandidatura».
Una presa di posizione che non era piaciuta al ministro di Forza Italia che aveva subito preso le difese di deputati e senatori: «Dall'inizio della legislatura il Parlamento ha lavorato senza un attimo di tregua, un lavoro straordinario, proseguito con il governo Draghi».
I commenti hanno infiammato il dialogo in chat fino a quando è arrivato il commento di Marta Fascina. Che ha difeso Matteo Salvini «giubilando» Renato Brunetta: il leader leghista- ha scritto - ha detto una cosa corretta e che condivido. La maggior parte dei parlamentari di queste Camere, che hanno il record storico per numero di voltagabbana - si sarebbe sfogata la fidanzata del Cavaliere - ha come obiettivo la fine della legislatura, la pensione che matura a settembre 2022 e la conferma del proprio seggio alle prossime elezioni.
Secondo Fascina tutti i movimenti, partitici e parlamentari negli ultimi tempi guardano a questi obiettivi, facendo passare in secondo piano l'interesse del Paese. Parole durissime che sono state interpretate proprio come se fossero il «pensiero» di Berlusconi. E che magari il Cav non ha voluto pronunciare in prima persona per non attaccare direttamente il suo ministro. L'ultima volta la deputata campana era intervenuta prima dell'estate, a luglio, e lo aveva fatto per intimare il «via ai traditori» dopo l'ennesimo l'addio a Forza Italia (quello del senatore Lucio Malan).
Inoltre aveva sferzato quelli che dentro il partito si erano rifiutati di sostenere gli emendamenti azzurri alla riforma Cartabia (in particolare Giusi Bartolozzi considerata molto vicina a Mara Carfagna). In quell'occasione Marta Fascina se l'era presa con «chi cambia legittimamente idea e tradisce il patto con i cittadini», chiedendo «di utilizzare i partiti come taxi per raggiungere lauti stipendi e posizioni di potere». Silenzio, parla Silvio.