“Non è un bene per l'Italia”. Luigi Di Maio smentisce clamorosamente Giuseppe Conte sul Quirinale
Aria tesa tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. “Molte forze politiche parlano di Quirinale perché vogliono elezioni politiche anticipate fra quattro mesi. E questo non è un bene per il Paese” il ministro degli Esteri interviene a gamba tesa sulla corsa al successore di Sergio Mattarella e pur rivolgendosi a tutte le forze politiche in campo, sembra "dire a nuora perché suocera intenda".
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Insomma, pur smentendolo in diretta tv, sembra evidente che la replica di Giggino si rivolga al suo leader Conte che proprio ieri, intervistato da Lucia Annunziata, non ha "escluso" che il premier Mario Draghi posso andare ad occupare il soglio più alto di Roma. "Siamo ancora in piena campagna vaccinale, la lotta al coronavirus non è finita, il Pnrr con tutte le riforme che stiamo avviando, è da realizzare", scandisce. "È troppo presto, stiamo solo bruciando i nomi migliori facendo questo gioco del toto nomine, a cui io non voglio partecipare", avverte Di Maio. Un messaggio in bottiglia che, leggendo tra le righe, non nasconde l'insofferenza, emersa in tutto il Movimento 5 Stelle e che Di Maio raccoglie, verso la partita che Conte sta giocando sul Quirinale.
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Prima Paolo Gentiloni poi il capo del governo, un gioco che non piace alla galassia pentastellata, che vede sventolare in modo ancora più deciso lo spauracchio della chiamata alle urne prima della fine della legislatura. Senza contare, questo il malessere nei gruppi di Camera e Senato grillini, che il neopresidente sembra non voler condividere le mosse, tantomeno la linea da tenere sul tema. È indiscutibile la frattura sul dossier Colle, sul quale un folto numero di parlamentari - tra cui i governativi - vorrebbe tenere Draghi a palazzo Chigi (assicurando così il termine naturale della legislatura) e magari tentare la carta del Mattarella bis, il cui mandato scade a fine gennaio.
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