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"Clima, ripresa e vaccini, il summit è stato un successo", Draghi chiude il G20

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«Non è stato un accordo facile, ma è stato un stato un successo. Abbiamo riempito di sostanza le nostre parole». Alla fine della seconda giornata del G20 Mario Draghi tira le fila del summit dei leader del mondo e difende l’intesa raggiunta al Vertice di Roma, soprattutto sul dossier più controverso, quello sulla lotta al cambiamento climatico. Un compromesso che non mette nero su bianco una data per il raggiungimento delle emissioni zero, ma che indica ’entro o intorno la metà del secolò la neutralità climatica del globo. Formula vaga, ma che ancora fino alla tarda serata di ieri non sembrava scontata. Draghi ringrazia gli sherpa, che hanno lavorato fino a oltre l’alba per mettere a punto un testo che potesse ottenere il via libera di Cina, India, Russia e Arabia Saudita, i paesi dai quali sono arrivate le resistenze maggiori. E rivendica l’intesa sulle emissioni zero alla metà del secolo, mentre prima non c’era nessuna indicazione temporale a segnare l’inversione di tendenza. Inoltre i Paesi ricchi si impegnano a aumentare i finanziamenti per coloro che più faticheranno ad approdare a una piena transizione energetica, mettendo sul tavolo una cifra di 100 miliardi: l’Italia nei prossimi cinque anni triplicherà il suo impegno finanziario a 1, 4 miliardi l’anno, fino a quota 7 miliardi. C’è l’impegno inoltre, sottoscritto da tutti i leader, a fermare il finanziamento di centrali a carbone entro la fine dell’anno. Il successo del Vertice, secondo Draghi, si riassume nel «senso di urgenza che tutti i Paesi hanno dimostrato» sulla questione climatica: «un senso di urgenza c’è, è stato condiviso da tutti», così come «l’impegno di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi anzichè 2 è stato riconosciuto come scientificamente valido, c’è un impegno a non intraprendere politiche di emissioni che vadano contro il trend che tutti si sono impegnati a osservare fino al 2030». «Certo avremmo preferito l’impegno di tutti sulle emissioni zero al 2050 ma credo ci si arriverà gradualmente», dice il premier.

 

 

 

 

 

 

A chi gli chiede se si senta il leader del nuovo multilateralismo, Draghi risponde un secco ’nò, ma «questo vertice mi rende fiducioso sulla capacità che il G20 sembra aver trovato di fronte a sfide epocali, di lavorare insieme», perchè «se lavoriamo insieme andiamo avanti, se litighiamo ci saranno problemi», aggiunge il premier. Il G20 di Roma pone una buona base di partenza anche per i negoziati che si terranno a Glasgow, dice ancora Draghi mentre sono iniziati i lavori in Scozia della Cop26, la Conferenza Onu sul clima che dal 1 al 12 novembre terrà i riflettori puntati ancora sul clima. Ma la strada ancora lunga, secondo il presidente del Consiglio: «Questo è solo l’inizio, ci sono molte crisi che dovremo affrontare e tutto questo richiede interventi e decisioni che dovranno essere prese insieme: »siamo fieri dei risultati ottenuti ma è solo l’inizio«, anzi »il G20 è «solo un momento finale di questo lavoro», continua Draghi citando l’accordo raggiunto sulla minimum tax, un obiettivo che era stato inseguito per decenni«, così come l’intesa sui vaccini, che prevede che entro l’anno il 40$ della popolazione mondiale venga vaccinata, il 70% entro la fine dell’anno prossimo. »Da qui abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa. Ora dobbiamo mostrare credibilità attuando le promesse fatte. Dopo Parigi le emissioni sono aumentate, soprattutto dopo il Covid. C’è una certa preoccupazione e occorre ora dimostrare credibilità attuando le promesse fatte«. Il premier rivendica quindi il risultato del vertice di Roma ringrazia i ministri Di Maio e Franco e rafforza anche la sua posizione sulla scena interna, incassando il plauso di tutte le forze politiche italiane, compreso quelle di opposizione (»Felice per il prestigio alla nostra Nazione per un G20 svoltosi senza incidenti o particolari problemi«, dice Giorgia Meloni) e di quelle che nelle ultime settimane si erano mostrate più problematiche rispetto all’azione del governo. Matteo Salvini si complimenta con Draghi per la gestione del G20, »con lui l’Italia ha ritrovato autorevolezza e prestigio internazionale«, dice il leader della Lega.

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