fango nel ventilatore
Ilda Boccassini da Mentana, che mazzate a Berlusconi. L'amore segreto, cosa rivela (ancora) su Falcone
"Perché ho voluto scrivere quelle parole? Domanda inevitabile". Ilda Boccassini, la magistrata e storica antagonista giudiziaria Silvio Berluconi, è stata la protagonista dello special Esclusivo La7 di Enrico Mentana, sabato 30 ottobre. Non poteva mancare un passaggio sulla storia con Giovanni Falcone rivelata nel suo libro e che ha provocato aspre polemiche sull'opportunità di tirare fuori la storia - di cui molti sapevano, sottolinea Mentana - a tanti anni di distanza.
"La cosa che più mi ha ferito è perché non immaginavo che ci fosse questa voglia di trovare scandali dappertutto. Mi dispiace per la malvagità", premette la Boccassini. "Ho deciso di mettermi a nudo, mettendo in questi puzzle anche i pezzi più privati. Non sarebbe stato giusto per me e per i miei figli, anche per Giovanni", sostiene l'ex magistrata che torna in tv per la prima volta dai tempi dell'intervista a Il Fatto di Enzo Biagi.
Insomma, nessun pentimento di aver rivelato la vicenda. "L'innamoramento per la bellezza di Falcone" è stato pe me "come una statua di Michelangelo, un quadro di Caravaggio", dice la Boccassini. "Un atto di coraggio", sottolinea abbastanza clamorosamente Mentana. Su quanto ha scritto Maria Falcone, che ha risposto con sdegno a una satira sul libro della Boccassini, "Ilda la rossa" non entra nel merito: "La conosco bene, e lei sa molto di me. Sa che suo fratello è stato molto importante per me. Ho giurato in obitorio che non avrei permesso a nessuno di distruggere" l'immagine di Falcone.
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Nell'intervista la Boccassini e Mentana hanno affrontato le vicende giudiziarie che costellano la carriera della magistrata. Con il convitato di pietra Silvio Berlusconi, naturalmente.
"Quando andavo in giro venivo bombardata dai fotografi, riconosciuta da tanta gente, mi è capitato persino di essere applaudita mentre mi trovavo al ristorante. Pur essendo stata oggetto non solo di linciaggio ma anche di affetto, non mi sono però mai fatta prendere dal canto delle sirene. E non è facile restare con i piedi per terra quando tutti ti dicono 'Tu sei Dio'. Un esempio? La copertina dell'Espresso del 1996 su cui c'era scritto "Forza Ilda": quando l'ho vista mi sono inc***ata" racconta.
Si entra pure nel dettaglio, con un passaggio sulla vicenda di Karima El Marough, nota come Ruby Rubacuori. "Il problema era che in discussione c’era proprio la possibilità di fare il processo. Tutto quello che e stato utilizzato, le leggi ad hoc e i rinvii è stato fatto perché non si doveva arrivare al momento in cui si dice in nome del popolo italiano" attacca l’ex pm milanese sul processo Ruby. L’ex magistrato ricorda che "non si sono mai difesi nel processo; si sono difesi fuori dai processi dilatando i tempi, lì si è fatto di tutto per allungare e creare un ostacolo alla democrazia, abbattere il diritto vuol dire che la democrazia muore", è l'affondo della Boccassini a La7.